Coopca, cresce l'ansia la sentenza non arriva

Sabato 18 Aprile 2015
Tutto rimandato ad oggi o al più tardi a lunedì. Anche la giornata di ieri non ha fatto pervenire alcuna comunicazione utile e per il secondo giorno di fila l'attesa è risultata vana. Il collegio giudicante del Tribunale fallimentare di Udine si è preso evidentemente altro tempo per elaborare la propria decisione rispetto alla richiesta presentata dalla Procura di Udine per il fallimento di Immobilcoopca srl, la società controllata dalla cooperativa carnica nel cui destino stanno scritte anche le sorti della "casa madre", appesa alla speranza di ammissione alla procedura di concordato.
Del resto, si tratta di un passaggio davvero cruciale e delicato viste le complessità e le concatenazioni che ha assunto la vertenza nel corso di questi mesi, oltre poi ai naturali riflessi che produrrà nell'una o nell'altra direzione. «È possibile ma non probabile che, nel caso in cui l'estensione della sentenza sia stata fatta nel pomeriggio, il deposito possa arrivare anche domani mattina (oggi, ndr) - spiegava ieri in serata il legale di Coopca, l'avvocato Giuseppe Campeis -, altrimenti occorrerà inevitabilmente aspettare lunedì». Rimangono dunque sulle spine migliaia di persone, dai vertici societari ai 650 dipendenti fino ad arrivare ai tremila soci prestatori, che continuano a vivere momenti di vera sofferenza e patimento.
Ne sanno qualcosa i volontari del direttivo del Comitato aiuto soci Coopca, continuamente subissati di richieste di informazioni. Decise a tal proposito le prime date e le località nelle quali verranno organizzati incontri zonali al fine di illustrare e commentare l'esposto-querela nei confronti della società che il legale di parte dei prestatori, Gianberto Zilli, aveva presentato a gennaio e poi integrato nelle scorse settimane, esposto a seguito del quale - lo ricordiamo - aveva potuto intensificare le proprie indagini anche la Procura friulana. Al suo interno è contenuto un lungo elenco di presunti casi di mancata vigilanza e false comunicazioni sociali in danno dei creditori, ma anche l'ipotesi di reato dell'abusiva attività di raccolta del risparmio e quella della truffa aggravata nei confronti dei soci prestatori.
«L'avvocato evidenzierà anche dove i documenti del Concordato confermano quanto a suo tempo denunciato» precisano dal Comitato. Il primo ritrovo sarà dedicato ai soci Coopca della provincia di Trieste e del Goriziano ed è stato fissato per martedì 21 aprile alle 18.30 nella sala delle Colonne in via Ananian 5/2 a Trieste. «Chi lo riterrà opportuno - anticipano dal Comitato - potrà in quell'occasione firmare l'esposto in presenza dell'Avvocato. È ammessa la presenza dei soli soci ed eventuali accompagnatori, si richiede pertanto di giungere muniti di fotocopia libretto con visibili numero libretto e intestatario e fotocopia carta d'identità». A seguire saranno in programma analoghi incontri anche a Buja per la zona collinare, Tolmezzo per la Carnia, nel Pordenonese, a Vittorio Veneto in provincia di Treviso, a Codroipo ed a Tarvisio.
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