Ubriaco: uccide e scappa Ma per lui niente carcere

Martedì 24 Novembre 2015
Si è messo al volante della sua Mercedes Coupè Cls strafatto di alcol. A tutta velocità ha superato, incurante delle auto ferme in coda davanti a lui, e ha centrato una Ford Focus con a bordo una famiglia. Papà, mamma e bambino di quattro anni. La donna, 44 anni, è morta sul colpo e il romeno Stefan Alin Maracine di 28 anni non si è neppure fermato. Ha abbandonato la macchina da ricco imprenditore ed è fuggito in mezzo ai campi. Di quella tragedia da lui causata, che ha coinvolto anche una terza auto guidata da don Bruno Piccolo parroco di Mortise, non si è preoccupato neppure per un istante. Non ha avuto pietà di una famiglia distrutta, con un papà e il figlio divorati dal dolore per la morte della mamma e per le ferite provocate dal terribile impatto. I carabinieri lo hanno bloccato alcune ore dopo, ancora pieno di alcol, al pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella. Voleva farla franca dopo avere seminato morte e disperazione.
Al pirata della strada ieri è stato convalidato il fermo ma per lui, incensurato, niente carcere. É stato accompagnato agli arresti domiciliari al caldo della sua abitazione di Piazzola sul Brenta. Ubriaco, con un tasso alcolemico di 1,73 grammi di alcol per litro di sangue quando per la legge il massimo è di 0,5, non è stato nemmeno per un secondo dietro alle sbarre. La strada provinciale "Contarina" in località Piazzola sul Brenta si è macchiata di sangue alle 18.30 di domenica, quando la Ford Focus condotta da Nicola Loreggian di 46 anni residente a Gazzo Padovano è stata centrata in pieno da un bolide: la Mercedes di Maracine. L'impatto è stato così violento che la Ford Focus ha colpito la Opel Corsa condotta dal prete Bruno Piccolo di 60 anni. Marina Marchioron di 44 anni è morta sul colpo, mentre suo marito Nicola e il figlioletto di 4 anni hanno riportato gravi ferite. Fratture multiple anche per il parroco della chiesa di Mortise. Il bambino è stato trasportato al pronto soccorso di pediatria dell'ospedale civile. Nella notte è stato operato d'urgenza, le sue condizioni sono stazionarie ma non è in pericolo di vita. Come lui, ma all'ospedale di Cittadella, è stato operato il papà Nicola Loreggian. Anche lui non è in pericolo di vita. Il prete Bruno Piccolo, ricoverato all'ospedale di Cittadella, ha riportato fratture su tutto il corpo guaribili in trenta giorni.
Tutte e tre le macchine coinvolte nell'incidente sono state poste sotto sequestro. Stefan Alin Maracine, anche lui curato dai medici del pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella, ha rimediato sei giorni di prognosi. Incensurato, alla fine per lui solo qualche graffio e gli arresti domiciliari. É accusato di omicidio colposo, lesioni gravissime, guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso.

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