Trovati in un container, da febbraio in attesa di diventare rifugiati

Venerdì 19 Settembre 2014
(M.Zi.) I profughi presenti da più tempo nelle strutture padovane sono arrivati tra la fine dello scorso aprile e l'inizio del mese di maggio. Solo una parte minoritaria, per lo più proveniente dalla Nigeria, dal Mali o dal Ghana, sono rimasti nelle strutture di accoglienza a lungo. Alcune persone sono arrivate nel padovano poco tempo prima: si tratta di un gruppo intercettato all'interno di un container nell'alta padovana nello scorso febbraio.
COMMISSIONE - Lo stutus di rifugiato è concesso da una commissione. Finchè il caso non è stato esaminato la persona ha la facoltà di soggiornare nel paese con un permesso che però non prevede di lavorare per i primi sei mesi. Le commissioni territoriali sono dieci: quella che si occupa del nord est ha sede a Gorizia ed esamina una decina di casi al giorno. Anche se le domande dovrebbero essere esaminate entro 30 giorni, al momento i tempi di attesa superano i sei mesi. In caso di esito negativo è possibile presentare ricorso al tribunale.
L'ACCOGLIENZA - I richiedenti asilo, in attesa di comparite davanti alla commissione, sono ospitati nei Cara (Centri di accoglienza per rifugiati politici). In alcuni casi, come a Gorizia, i Cara sono ospitati in strutture attigue a quelle dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) e arrivano ad ospitare anche numeri ingenti di persone. I posti all'interno dei progetti Sprar sono diventati circa 12 mila nel 2013, mentre prima erano tremila. Accanto a queste strutture per far fronte agli arrivi di numeri sempre maggiori di immigrati, in occasione dell'Emergenza Nord Africa, sono stati attivati anche dei servizi di accoglienza di emergenza, gestiti dalle Prefetture attraverso dei bandi che vedono coinvolte cooperative e realtà del sociale. Sono quelle che accolgono la quasi totalità dei profughi arrivati in questi giorni.
COSTI - Alle strutture che danno accoglienza viene erogato un contributo da parte del ministero. Il bando della Prefettura di Padova per l'accoglienza prevede un contributo alle cooperative o ai gruppi di cooperative di 34,63 euro al giorno per persona. Oltre all'ospitalità e ai pasti (colazione, pranzo e cena) la struttura accogliente deve provvedere alla registrazione degli ospiti, a mettere a disposizione prodotti per l'igiene personale e vestiario. Sono a carico della struttura anche i trasporti per esigenze legate all'accoglienza e il pocket money: si tratta di 2,5 euro (erogati in genere settimanalmente o mensilmente agli ospiti) al giorno a persona, con un massimo di 7,5 euro al giorno per nucleo famigliare. Oltre al pocket money viene consegnata una tessera telefonica o una ricarica da 15 euro.
ASSISTENZA SANITARIA - Dopo l'arrivo nelle strutture, al massimo in un paio di giorni, i profughi vengono visitati (per Padova nella struttura di Alta Professionalità per l'immigrazione dell'Ulss 16). Vengono eseguiti anche test per malattie infettive (tbc e scabbia ad esempio) e in base ad una recente direttiva regionale è prevista anche la vaccinazione per adulti e bambini.

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