Terrorismo islamico, Bitonci attacca: «Alfano chiarisca il ruolo di Padova»

Mercoledì 27 Agosto 2014
Il sindaco Massimo Bitonci chiede chiarezza al ministro dell'Interno Angelino Alfano sull'arruolamento di jihadisti a Padova secondo quanto sarebbe riportato in un dossier dei Servizi segreti. «Si tratta di affermazioni gravi, ripetute diverse volte in questi ultimi giorni ma il ministro Alfano non può fare certe rivelazioni a cuor leggero, non può affermare che anche a Padova sono stati arruolati giovani da Isis per combattere - afferma Bitonci - anch'io voglio capire se c'è di più, se ci sono collegamenti con le comunità islamiche. Alfano deve dare maggiori indicazioni, deve specificare su un tema così grave che ha colpito in modo pesante Francia ed Inghilterra e sta colpendo l'Italia». Per il sindaco le dichiarazioni di Alfano, seguite dalle rivelazioni del dossier che danno Padova e altre città del nord come luoghi nei quali i jihadisti islamici trovano sostenitori che si occupano della logistica e di mantenere i contatti con i luoghi di guerra ma anche ragazzi pronti a combattere in Siria e altre zone di guerra, sono anche una questione di sicurezza.
«Si tratta di un tema legato alla sicurezza della nostra città, si deve stare molto attenti a non creare ghetti dai quali potrebbero nascere problematiche di questo tipo - continua il sindaco - anche se a Padova l'area comincia già a cambiare, come mi dicono i cittadini, a breve sarà approvato un nuovo regolamento di polizia municipale per la sicurezza, nel quale sarà inserito ad esempio il divieto di campeggio al di fuori delle arre turistiche destinate. Un modo per eliminare anche i campi nomadi abusivi che nascono in città anche su aree private».
Un invito a non sottovalutare l'allarme lanciato dal ministro Alfano sul reclutamento dei jihadisti arriva anche dal senatore del'Udc, Antonio De Poli. «Il rapporto dei Servizi segreti non va sottovalutato ma allo stesso tempo diciamo 'no'alla facile demagogia. Al Governo chiediamo di agire affinché l'accoglienza dei migranti, già difficile da gestire nelle sue proporzioni, avvenga nella massima sicurezza per i cittadini italiani - considera De Poli - c'è grande preoccupazione tra i cittadini. A Padova, così come in altre città si respira un clima di angoscia che va gestito con attenzione e non deve trasformarsi in un odio nei confronti dello straniero. È inquietante che ci siano dei giovani italiani reclutati qui pronti ad unirsi alla Jihad».

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