(Al.Rod.) Bene la riapertura al traffico di piazzale Stazione, ma il provvedimento non è sufficiente per combattere il degrado che affligge la zona. Sembra essere questo il «sentimento» che anima i commercianti che operano in zona. «Sicuramente si tratta di una notizia positiva» commenta commenta Alberto Dal Zotto del «Caffè Divino» di piazzale Stazione che poi aggiunge: «L'attuale viabilità non ha alcun senso e penalizza oltremodo chi lavora in zona. Non credo esista nessuna stazione in Italia dove è praticamente impossibile arrivare in macchina».
Detto questo, Dal Zotto non risparmia critiche all'amministrazione Bitonci: «Riaprire alle auto non basta. Purtroppo rispetto al passato la situazione non è cambiata di una virgola, anzi. La settimana scorsa sono tornato dalle ferie e davanti alle mie vetrine era pieno di accattoni, di tossicodipendenti e di extracomunitari che ciondolano tutto il giorno senza fare nulla». «Dentro al mio locale continuano a venire questuanti con sacchetti pieni di monetine che mi chiedono di cambiare e se io rifiuto mi offendono e sputano a terra. Sotto i portici sfrecciano senza sosta le biciclette e i miei clienti continuano ad essere importunati dai balordi. In compenso, ieri per tutta la giornata non si è visto un solo vigile. Insomma così non si può andare avanti. O la situazione cambia in tempi brevi o io chiudo» conclude il barista.
Meno pessimista è invece Sandro Bassi proprietario del Punto Snai in piazzale Stazione al civico 4 . «Questa è un'ottima notizia - dice Bassi - io sono sempre stato favorevole alla riapertura al traffico del boulevard. Quando la strada era aperta al traffico era tutta un'altra cosa. Con la pedonalizzazione la situazione è precipitata. Davanti al mio locale continuano a formarsi capannelli di sbandati che, di fatto, è impossibile allontanare». «Da oltre quattro anni faccio i conti con un gruppo di romeni che si piazza davanti al mio centro scommesse. Questi signori non fanno altro che mangiare, ubriacarsi e lordare il selciato. Io continuo a chiamare la Polizia che non può far altro che controllare i documenti ed andarsene. Insomma un degrado infinito». «A questo punto - conclude - ritengo che la fine della pedonalizzazione sia l'unica soluzione. Il passaggio delle auto dovrebbe infatti allontanare questi signori».
La settimana scorsa a dichiarasi favorevole alla riapertura al traffico era stata anche Chiara Stecca la titolare del Mio bar, ovvero l'unico avamposto italiano attorno a decine di attività commerciali gestite da stranieri che danno sul boulevard pedonalizzato dalla giunta Zanonato. «Sono assolutamente favorevole a questa iniziativa - dice la barista - da quando l'area è stata pedonalizzata per noi è andata sempre peggio. Dalla mattina alla sera decine di immigrati bighellonano davanti al nostro locale. Il ritorno delle auto dovrebbe infatti eliminare queste presenze. È una soluzione che auspicavamo da tempo. Ora speriamo che la situazione possa migliorale. Per noi infatti diventa praticamente lavorare in tranquillità».
Detto questo, Dal Zotto non risparmia critiche all'amministrazione Bitonci: «Riaprire alle auto non basta. Purtroppo rispetto al passato la situazione non è cambiata di una virgola, anzi. La settimana scorsa sono tornato dalle ferie e davanti alle mie vetrine era pieno di accattoni, di tossicodipendenti e di extracomunitari che ciondolano tutto il giorno senza fare nulla». «Dentro al mio locale continuano a venire questuanti con sacchetti pieni di monetine che mi chiedono di cambiare e se io rifiuto mi offendono e sputano a terra. Sotto i portici sfrecciano senza sosta le biciclette e i miei clienti continuano ad essere importunati dai balordi. In compenso, ieri per tutta la giornata non si è visto un solo vigile. Insomma così non si può andare avanti. O la situazione cambia in tempi brevi o io chiudo» conclude il barista.
Meno pessimista è invece Sandro Bassi proprietario del Punto Snai in piazzale Stazione al civico 4 . «Questa è un'ottima notizia - dice Bassi - io sono sempre stato favorevole alla riapertura al traffico del boulevard. Quando la strada era aperta al traffico era tutta un'altra cosa. Con la pedonalizzazione la situazione è precipitata. Davanti al mio locale continuano a formarsi capannelli di sbandati che, di fatto, è impossibile allontanare». «Da oltre quattro anni faccio i conti con un gruppo di romeni che si piazza davanti al mio centro scommesse. Questi signori non fanno altro che mangiare, ubriacarsi e lordare il selciato. Io continuo a chiamare la Polizia che non può far altro che controllare i documenti ed andarsene. Insomma un degrado infinito». «A questo punto - conclude - ritengo che la fine della pedonalizzazione sia l'unica soluzione. Il passaggio delle auto dovrebbe infatti allontanare questi signori».
La settimana scorsa a dichiarasi favorevole alla riapertura al traffico era stata anche Chiara Stecca la titolare del Mio bar, ovvero l'unico avamposto italiano attorno a decine di attività commerciali gestite da stranieri che danno sul boulevard pedonalizzato dalla giunta Zanonato. «Sono assolutamente favorevole a questa iniziativa - dice la barista - da quando l'area è stata pedonalizzata per noi è andata sempre peggio. Dalla mattina alla sera decine di immigrati bighellonano davanti al nostro locale. Il ritorno delle auto dovrebbe infatti eliminare queste presenze. È una soluzione che auspicavamo da tempo. Ora speriamo che la situazione possa migliorale. Per noi infatti diventa praticamente lavorare in tranquillità».