Nuovo ospedale, c'è l'ipotesi Saonara

Venerdì 22 Agosto 2014
La terra c'è. Tanta, e costa poco. Non ha bisogno di un piano di bonifica da 65 milioni di euro come Padova ovest. Nemmeno è stretta come quella di Brusegana, già bocciata a suo tempo dai tecnici regionali. E neppure presenta le criticità di traffico dei 50 ettari di Legnaro, di cui è appassionata l'Università. Infine, verrebbe via a un prezzo senza dubbio inferiore di quello che vorrebbero spuntare i vari Cestaro e Bastianello (Gruppo Pam) padroni dell'area vicino allo stadio fino ad oggi individuata.
Così se il braccio di ferro con il sindaco Bitonci dovesse andare male, e soprattutto il nuovo piano di fattibilità che il primo cittadino si è impegnato a consegnare entro la fine del mese al presidente Zaia per la ricostruzione nell'attuale sito, non dovesse piacere nei numeri, la Regione è pronta a pescare il jolly. Perché l'ospedale di eccellenza, il faro della scienza medica veneta, dedicato alla ricerca, lo vuole fare a tutti i costi, anche fuori Padova. Non si sa con quanto piacere dei padovani che però, secondo le parole di Luca Zaia, potrebbero consolarsi con un nuovo ospedale per la città, ottenuto spostando il S.Antonio al posto di policlinico e monoblocco e triplicando i posti letto, da 300 a mille. Per questo è pronto il piano B. Quello stesso che Bitonci aveva preconizzato. «Per fare il nuovo ospedale la Regione non ha bisogno del Comune, può fare una Legge Obiettivo e passare sopra a tutti».
Nello specifico si parla di due spazi vicini uno all'altro, di 600mila e 380mila metri quadrati che farebbero la gioia dei promotori del nuovo polo ospedaliero e dell'università, visto che si starebbe anche il campus. La zona è ancora top secret, ma si affaccerebbe sulla strada dei Vivai e disterebbe appena tre chilometri dal casello di Padova zona industriale. Sulla vicenda non si è sbottonato più di tanto il sindaco di Saonara, Walter Stefan. «Se ci fosse una proposta seria e concreta, sarei onorato di approfondirla con i vertici della Regione. Indubbiamente l'investimento sul mio territorio di competenza avrebbe vantaggi strategici enormi sia sul piano della viabilità e della funzionalità dei trasporti tra il comune capoluogo e Saonara». Da quanto si è appreso la Regione avrebbe già ricevuto la piantina delle zone appetibili, tutte aree private da espropriare a costi vantaggiosi rispetto ad altre scelte emerse negli ultimi mesi. Ma come si trasformerebbe la nuova sanità padovana? Una delle strade più percorribili porterebbe alla costruzione a Saonara nel nuovo policlinico universitario dove poter portare avanti la cura, la ricerca e la didattica. Le strutture, oltre ad essere facilmente raggiungibili, sarebbero dotate di migliaia di parcheggi e servizi che al momento mancano in via Giustiniani.
Walter Stefan non vuole aggiungere dettagli, ma appare evidente che un contatto più che concreto con la Regione ci sia già stato: «Non aggiungo una parola, ma dico solo che se ci sarà la possibilità, sarò onorato di essere stato al governo di Saonara proprio durante questa delicata, ma anche entusiasmante opportunità. Ne gioverebbero tutti, dai residenti, ai commercianti, alla qualità della vita dei saonaresi e non solo».(((arcolinicg)))

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