Nuovo accordo tra il Comune e l'Estcapital Auditorium nell'ex chiesa dell'Antonianium

Martedì 4 Agosto 2015
(Al. Rod.) Al via il recupero della chiesa dell'Antonianum, che sarà trasformata in un auditorium gestito dal Comune. Ad annunciarlo è stato ieri il sindaco Massimo Bitonci. «In giunta abbiamo autorizzato il recupero della vecchia chiesa. In virtù dell'accordo raggiunto con la proprietà, al Comune spettava della cubatura - ha spiegato il primo cittadino - Ci erano stati proposti alcuni appartamenti che sono stati realizzati all'interno della struttura. Noi però riteniamo che per i padovani sia più utile un nuovo auditorium».
Rispetto alla vecchia convenzione tra il Comune e la Estcapital, che sta realizzano la ristrutturazione del collegio un tempo gestito dalla Compagnia di Gesù, l'amministrazione Bitonci ha concesso una deroga. Secondo l'accordo stipulato nel 2009, infatti, palazzo Moroni avrebbe dovuto concedere l'agibilità del complesso solo alla consegna della chiesetta che doveva essere completamente ristrutturata. Ora invece Estcapital, che ha avanzato la richiesta per far fronte alla crisi del comparto immobiliare, potrà avere l'agibilità di una parte del complesso anche senza aver ultimato il nuovo auditorium che verrà gestito dal Comune. Auditorium che, in tutti i casi, dovrà essere perfettamente utilizzabile entro 12 mesi dalla concessione dell'agibilità da parte del Comune. Si va dunque verso la conclusione di una vicenda che dura da più di dieci anni. La cessione dell'Antonianum da parte dei gesuiti è stata annunciata infatti nel giugno del 2005. Ad oggi però neppure uno degli appartamenti super lusso previsti dal piano di recupero originale è stato ancora consegnato. Il piano originale, approvato dall'allora giunta Zanonato, prevedeva una riorganizzazione sia edilizia che urbanistica e paesaggistica di tutto il complesso (uno dei pochissimi esempi di liberty padovano) e in particolare la realizzazione di due nuovi edifici e la sistemazione di tutta l'area scoperta da destinare a verde e ad attività sportive e ricreative. Si prevedeva poi il recupero di 17mila 518 metri cubi e, proprio nel rispetto della delicatezza dell'area, l'altezza del centro giovanile non doveva superare i 9,2 metri mentre l'altro edificio - che sarà utilizzato per attività d'interesse generale e per servizi ed attrezzature per le attività sportive e ricreative - arriverà a 7,2 metri di altezza. La riorganizzazione degli spazi aperti è stata progettata e realizzata in accordo con il settore Verde Parchi e con la Soprintendenza.

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