Le terze file di "Faccia d'angelo" specializzato in spaccio di droga

Giovedì 2 Ottobre 2014
Queste sono le terze file della banda del Brenta. Gente che è specializzata in spaccio più che in rapine. Li si collega in qualche modo a Felice Maniero con il quale peraltro hanno avuto ben poco a che fare. Non che questo significhi che non siano pericolosi. Antonio Maniero - nemmeno lontano parente - e Giuliano De Checchi, fratello del ben più noto e importante Marziano De Checchi, sono sulla breccia da un sacco di tempo e se anche non hanno mai fatto parte del circolo ristretto dei fedelissimi di Felice Maniero, quelli che partecipavano alla vita vera della banda fatta di rapine milionarie e di spaccio in grande stile, non hanno mai mancato l'appuntamento con il crimine. Ma sempre per la droga. Così è anche per Paolo Gianolli, detto "pali", zio di quei Gianolli che a metà degli anni '60 riempirono le pagine del Gazzettino con le loro bravate. Robe da ragazzini finchè con un pugno non venne ucciso un pensionato a Chirignago. Uno dei Gianolli, il più grande, finì nei guai, ma anche i fratelli e la sorella ebbero più di un guaio. Paolo Gianolli si è sempre occupato di droga da quando la piazza di Marghera è stata lasciata libera da un esponente questo sì di spicco della mala del Brenta, quel Giovambattista Licata detto "cacao" che teneva sotto controllo il mondo degli spacciatori e della compravendita di armi da e per la Jugoslavia - quando ancora esisteva. Gianolli comunque controllava una buona fetta di mercato illegale di droga dalle parti di Marghera e quello di ieri è l'ennesimo arresto.

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