La protesta: un corteo nelle piazze

Sabato 31 Gennaio 2015
Un corteo improvvisato per le vie del centro, dopo un presidio in piazza Antenore, ha rappresentato la risposta di Pedro, Bios Lab e delle altre forze di "Padova città aperta" alle misure cautelari. «Si colpiscono con misure sproporzionate persone che con generosità agiscono per una città migliore - spiega Devide Filippi, di Bios Lab - due studenti vengono privati del diritto allo studio, costretti a lasciare Padova e a soggiornate a Pordenone e a Brescia». L'avvocato Aurora D'Agostino, che difende due degli attivisti raggiunte dalla misure cautelari, ha annunciato che sarà chiesto il riesame: «Queste misure non rispettano i principi base del nostro ordinamento. Arrivano due mesi dopo i fatti e più di un mese oltre le perquisizioni dello scorso 19 dicembre. Questa scelta si spiega solo come messaggio agli attivisti». Gli attivisti hanno lanciato ieri anche la campagna "La libertà non si misura" e altre iniziative sembrano all'orizzonte: «Non ci fermiamo - spiega Omid Firouzi di Bios Lab - La nostra risposta a questa forma di intimidazione rimane lo sciopero sociale». Questa mattina intanto è previsto un presidio in piazza dei Signori, di fronte all'ufficio anagrafe, da parte dei movimenti per la casa come Asc, Adl Cobas, Sportello sociale di Rifondazione comunista e Comitato di Lotta per la casa.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci