Inflitti otto anni ai disobbedienti

Venerdì 6 Marzo 2015
Il pubblico ministero per i nove disobbedienti in prima linea negli scontri in stazione con la polizia del 14 novembre del 2012, aveva chiesto una condanna totale di 25 anni. Ma, ieri pomeriggio, il giudice Beatrice Bergamasco ha ridotto la richiesta del magistrato Sergio Dini a meno di un terzo. I nove no global hanno avuto inflitta una pena complessiva di otto anni. A vario titolo sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio. I caschi e gli scudi usati durante il corteo sono stati confiscati e dovranno pagare le spese processuali. Ma i nove "pedrini", difesi dall'avvocato Aurora D'Agostino, sono stati assolti dal reato di lesioni a pubblico ufficiale.
Quel 14 novembre del 2012 rimasero feriti tre agenti del Secondo reparto mobile. Ieri pomeriggio, prima della sentenza, in aula a deporre è venuto il capo della Digos Stefano Fonsi che, aiutato da un filmato, ha ricostruito davanti al giudice, la posizione di Marco Zanotto detto "Zenzi" anche lui presente in aula. Ecco le condanne. A Zeno Rocca (già raggiunto dal provvedimento del foglio di via da Padova) ed Enrico Zulian detto "Zuzzu" è stata inflitta una pena di un anno, due mesi e 10 giorni. A Marco Zanotto e Kevin Pungu Lushima dieci mesi. A Giancarlo Carlotto, Matteo Di Carlo, Gilberto Principali e Martijn Silvester Sinnema dieci mesi e cinque giorni. Tutti e otto hanno avuto la pena sospesa, non è andata così invece per l'ex leader del Cso Pedro Max Gallob condannato a otto mesi e cinque giorni.
A mezzogiorno del 14 novembre del 2012 davanti alla stazione dei treni è scoppiata una guerriglia urbana. La città è rimasta paralizzata. I disobbedienti si sono scontrati con le forze dell'ordine nel tentativo di occupare la stazione ferroviaria e dopo aver lanciato fumogeni e sassi, hanno scagliato bombe-carta contro i poliziotti. Uno ha riportato una ferita ad una gamba, gli altri due sono rimasti storditi. Trasportati in ospedale, il più grave è guarito in un paio di settimane. Uno studente è stato arrestato dal capo della Squadra mobile Marco Calì e denunciato per resistenza.

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