In manette il "re" della cocaina Pagava l'affitto con le dosi

Venerdì 19 Settembre 2014
(C. Arc.) Si rifugiava in un appartamento di via Aspetti all'Arcella a casa di un tossicodipendente italiano. Invece di pagare l'affitto, lo riforniva di un paio di dosi di cocaina al giorno. Lo hanno scoperto l'altra sera gli investigatori della Squadra mobile che hanno messo le manette ai polsi ad Artan Petja, 43 anni albanese, già noto alle forze dell'ordine. L'uomo era sfuggito all'arresto dieci giorni fa quando la polizia riuscì a bloccare due suoi connazionali. Le indagini si sono concentrate all'Arcella, zona questa in cui l'albanese era visto più volte spacciare. Non singole dosi, ma etti. L'altra sera, durante un servizio antidroga gli agenti della Mobile l'hanno scovato al bar Jolly. Il sospettato era in compagnia del cugino. Quando ha capito di essere in trappola, ha tentato una precipitosa fuga. Ma la polizia già sapeva quale fosse il suo nascondiglio e non ha fatto altro che attenderlo sotto casa. Quando Artan Petja è arrivato in via Aspetti è stato bloccato e tratto in arresto. Da una perquisizione domiciliare sono spuntati 80 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, sostanza da taglio e attrezzatura per fumare la cocaina. Dopo aver messo al corrente dell'attività il pubblico ministero Emma Ferrero, l'albanese è stato tradotto alla Casa circondariale Due Palazzi a disposizione dell'autorità giudiziaria. Deve rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

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