Il grande gioco delle aree, fra città e Comuni vicini

Giovedì 31 Luglio 2014
(M.G.) Ad un certo punto, era l'aprile del 2011, era spuntata anche l'area dell'aeroporto Allegri. La Provincia e il centrodestra comunale puntavano a produrre un accordo di programma che consentisse di liberare gli spazi della Difesa per difenderlo dalla speculazione.
Ma la vera battaglia fra le aree è sempre stata tra Padova ovest (500mila metri quadrati) e la zona dietro l'ex ospedale psichiatrico ai Colli (350mila metri quadrati) a Brusegana che la presidente della Provincia era intenzionata a dare anche gratuitamente al Comune. L'offerta della presidente arrivò a gennaio del 2012 e la Commissione tecnica regionale incaricata di individuare il sito alla fine decise.
A Brusegana, a causa dell'area piuttosto limitata, si sarebbe rischiato di dover adottare un indice di edificabilità di quasi 6 volte superiore rispetto a Padova ovest. Se infatti l'attuale polo ospedaliero di via Giustiniani risulta avere un indice di edificabilità pari a 4,6 metri cubi per metro quadro, a Brusegana si poteva arrivare addirittura a 6,4, mentre a ridosso dell'Euganeo ci si fermava ad appena 1,5 mc/mq. Dunque avvenne in quel periodo il via libera all'ipotesi che il Comune aveva inserito nel Piano di assetto del territorio con la delibera 129 del dicembre 2008. Ma ora anche ques'area potrebbe ritornare sul... mercato.
Sullo sfondo c'è sempre stata, ma defilata, l'area di Legnaro perché sostenuta unicamente dall'Università. Un'area di 50 ettari tra il comune e quello di Polverara, tutta di privati e il terreno attualmente utilizzato come azienda sperimentale della facoltà di Agraria. Un'area sulla quale lo stesso sindaco Giovanni Bettini aveva messo le mani avanti. «Non abbiamo nè strade nè infrastrutture in grado di sostenere il traffico». Ma adesso anche quest'area, già dotata di laboratori e con il più grande ciclotrone d'Europa per la fornitura di radiofarmaci potrebbe ritornare in auge. La indica il rettore Zaccaria. Ma il sindaco Bettini è sempre stato chiaro: la viabilità con i cantieri sarebbe al collasso.
Per il momento però quella su cui punta il Comune è quella dell'attuale sito (200mila metri quadrati), attorno a via Giustiniani dove si trovano almeno una ventina di edifici. Il nuovo ospedale nascerebbe dalla parte est, con l'ospedale della mamma e del bambino. Siti alternativi fuori provincia? Albignasego ha declinato, Abano dice di non avere spazi, Limena ce li ha ma è in polemica con il sindaco che non l'ha contattata, Montegrotto è per l'ipotesi di Bitonci.

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