I commercianti: «Finalmente ascoltate le nostre richieste»

Venerdì 28 Novembre 2014
«Finalmente otteniamo dopo anni di richieste ciò che la precedente amministrazione ci aveva sempre negato. Adesso ci auguriamo che il ministero dei Trasporti non rifiuti di dare il benestare all'eliminazione del cordolo lungo via Guizza, e che l'intervento promesso dall'assessore alla Viabilità, Stefano Grigoletto, possa realizzarsi al più presto». Il presidente dell'associazione Bogui che raccoglie un'ottantina di commercianti della Guizza, Daniele Bettella, commenta con soddisfazione la proposta dell'amministrazione Bitonci di rimuovere il cordolo che dal 2007 taglia in due l'arteria principale del quartiere, a partire dall'Argine Bassanello fino a piazzale Cuoco. «Speriamo che una volta scomparsa questa struttura stradale arriverà un maggior traffico di automobili alla Guizza, e così di vedere il ritorno di tanti clienti che negli ultimi anni ci dicevano che non venivano più nel nostro rione a causa della viabilità difficile e caotica», afferma l'esercente. Anche Roberto Bertipaglia, titolare della valigeria in via Guizza, ha parole di ringraziamento verso il Comune per i cambiamenti programmati nella viabilità dell'area, che prevedono pure la costruzione di una nuova rotonda semaforata in prossimità di piazzale Cuoco. «La viabilità predisposta dalla precedente amministrazione ha creato alla Guizza un labirinto da cui è complicato entrare e uscire per chi non conosce la zona e dove è facile perdersi- osserva il negoziante -. Finalmente la giunta Bitonci accoglie le richieste che come esercenti facevamo da anni, e sembra che voglia darci una mano a ravvivare il quartiere dal punto di vista commerciale, semplificando la vita agli automobilisti con la possibilità di svoltare da destra a sinistra nella strada principale, e rendendo più facile la circolazione anche ai residenti». Bertipaglia sollecita il Comune a risolvere anche il problema esistente della mancata sincronizzazione dei 14 semafori presenti lungo un tratto di un chilometro e mezzo di via Guizza. «Bisogna programmarli in modo che non scatti il rosso anche quando non passa il tram, perché è un'assurdità», conclude.

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