«Famiglie con bambini che ripartono subito»

Mercoledì 23 Luglio 2014
Sono già ripartiti i 15 profughi arrivati sabato scorso in via Leopardi, nel collegio di proprietà della Diocesi di Padova.
«Hanno voluto prima di tutto farsi una doccia e poi hanno utilizzato la connessione del collegio per contattare i familiari e rassicurarli del fatto che non erano sulla barca naufragata» racconta Carlo Munari, direttore del collegio a due passi dal Prato della Valle.
La struttura della Diocesi, che fino a fine luglio continua anche a ospitare alcuni studenti e che dispone di 25 posti totali, fa parte di quelle che fin dallo scorso aprile si sono rese disponibili nell'ambito del tavolo prefettizio che gestisce l'arrivo di profughi e migranti nel padovano.
«Quelli ospitati da noi erano siriani, ma nel contingente padovano c'erano anche iracheni, somali, eritrei - continua Munari - C'erano anche bambini molto piccoli, intere famiglie. Si tratta di persone che stanno scappando da situazioni di guerra, magari con un sacchetto in cui hanno tutto quello che resta loro. Guardandoli in faccia si capisce la loro sofferenza».
Oggi i quindici hanno cercato altre destinazioni, mentre in via Leopardi sono rimasti otto profughi, tutti giovani uomini. Cinque sono nigeriani, di religione cristiana, anche loro scappati da una situazione difficile in patria e arrivati lo scorso aprile, altri tre sono pakistani e sono arrivati in Italia all'inizio del mese di luglio: «Oltre a dare loro vitto, alloggio e a occuparci delle loro necessità pratiche, grazie alla collaborazione con un'altra cooperativa organizziamo corsi di italiano e diamo assistenza psicologica e per le necessità burocratiche. Non sempre la convivenza è facile, ma comunque sappiamo che stiamo aiutando persone che scappano da situazioni difficili. I ragazzi nigeriani e pakistani chiacchierano assieme e hanno guardato assieme anche le partite del mondiale, scambiano qualche parola anche con gli studenti che sono ancora ospiti qui». A fine giugno nella stessa struttura erano stati brevemente ospitati anche alcuni eritrei, anche loro solo per un breve passaggio. (((ziliom)))

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