Ecco gli aspiranti al mandato: il medico contro l'ingegnere Rizzuto punta sui giovani, Tenti combatte la burocrazia

Martedì 26 Maggio 2015
(F.Capp) La sfida è a due. Da una parte Rosario Rizzuto, nato a Roma, classe 1962, laureatosi al Bo in Medicina e chirurgia con dottorato in Biologia e Patologia molecolare e cellulare, per due anni ricercatore alla Columbia University di New York, docente di Patologia e fisiopatologia generale, grande studioso delle cellule, in particolare i mitocondri. Dall'altra Paolo Tenti, nato a Bolzano nel 1951, laureatosi al Bo in Ingegneria elettrotecnica e attuale docente di Elettronica, già coordinatore della Consulta dei direttori di Dipartimento: i suoi interessi scientifici spaziano dall'elettronica industriale e di potenza alla compatibilità elettromagnetica, dalle moderne teorie di controllo ai circuiti elettronici per applicazioni industriali, spaziali e aeronautiche.
Rizzuto propone di rinnovare il corpo docente, puntando sul reclutamento dei giovani, favorire le progressioni di carriera di ricercatori e associati secondo impegno e merito, riconoscere, far crescere e valorizzare le professionalità del personale tecnico e amministrativo, promuovere la qualità della ricerca, dare impulso agli studi interdisciplinari e alle collaborazioni tra le diverse aree anche con politiche premiali. Non ultimo, garantire il diritto allo studio con politiche di supporto per gli studenti in condizioni disagiate. Tutto questo semplificando e rendendo tracciabili le procedure e accessibili i dati anche attraverso la convergenza dei sistemi informatici; governando con una squadra snella e coesa; ottimizzando la logistica.
Per contro Tenti, espressione del movimento "Horizon 2015", punta sulla riduzione degli adempimenti burocratici a vantaggio di procedure di valutazione sostanziale (e non meramente formale) dell'offerta formativa, l'introduzione di sistemi di accreditamento internazionale dei corsi di studio, il miglioramento della qualità dei servizi resi agli studenti, il sostegno alla ricerca attraverso uno specifico Piano strategico di Ateneo a breve, medio e lungo termine nel quale si individuino le aree di maggior interesse e i settori di "eccellenza" senza distinzione tra ricerca di base e ricerca applicata. Nel suo documento programmatico: lo snellimento della compagine di prorettori e delegati, la trasparenza dei processi decisionali e degli atti deliberativi, il potenziamento infrastrutturale.

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