«Ci siamo rassegnati, ormai l'abbigliamento è una spesa superflua»

Mercoledì 27 Agosto 2014
(Al.Rod.) Ormai l'abbigliamento è diventato quasi una "spesa superflua", di conseguenza se si deve taglia il budget familiare a farne le spese, dopo le vacanze, sono borse e vestiti. Da qui il bilancio più che negativo dei saldi estivi 2014. Di questo è convinta anche la presidente del settore moda di Confesercenti Linda Ghiraldo. «Si tratta di una situazione oramai consolidata, nonostante l'abbigliamento di qualità in particolare il "Made in Italy" sia una delle eccellenze del nostro Paese, la diminuzione di reddito globale ha inciso pesantemente sulla quota dedicata all'abbigliamento - spiega Ghiraldo - Secondo il nostro osservatorio il 20% in meno dal 2009 al 2014».
«Quello che un tempo era uno status Symbol è diventata una spesa da tagliare nel bilancio famigliare e anche nelle famiglie con maggiore disponibilità si sposta la spesa di altre merceologie come la cura della persona, la comunicazione e simili» aggiunge . «Di fatto - conclude - , tra i consumatori padovani sta scomparendo il fenomeno saldi come momento straordinario nelle scelte di acquisto ma si aspettano di trovare sconti, vendite promozionali, occasioni, in ogni momento dell'anno. È un dato di fatto rispetto al quale la nostra associazione della moda ha già avviato un processo di riflessione indicando nuovi strumenti di marketing, nuove modalità di acquisto, nuovi servizi per i consumatori, la garanzia del made in la formazione gratuita rivolta ai consumatori stessi sulle caratteristiche dei prodotti e simili».

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