Abusarono di una minorenne disabile

Martedì 28 Luglio 2015
(L.L.) Il romeno Cristian Dumitrascu, trentanovenne, e il moldavo Marius Vicol, di vent'anni, hanno violentato una minorenne disabile psichica tra dicembre 2013 e febbraio 2014. Il giudice dell'udienza preliminare Domenica Gambardella, con lo "sconto" della pena previsto per il rito abbreviato, li ha condannati rispettivamente a sei anni e sei anni e otto mesi di reclusione. Il pubblico ministero Roberto Piccione è riuscito a mettere fine a questa ignobile vicenda. Il terzo imputato, Luca Vasile, trentatreenne operaio moldavo, che ha scelto il processo, il 13 luglio è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione dai giudici del Tribunale collegiale.
Secondo l'accusa le violenze alla ragazzina disabile psichica erano avvenute quando Marius Vicol era riuscito a contattare la minorenne, residente con la famiglia in un comune dei colli Euganei, attraverso Facebook. Vicol, all'epoca dei fatti studente, aveva girato il numero del telefono cellulare della giovane al suo amico Dumitrascu, un individuo senza fissa dimora. I due avevano iniziato a intrattenere rapporti con la minore, fino a quando l'avevano convinta a salire su una corriera e raggiungere Vigonza. L'avevano portata in un container, forse usato da Dumitrascu per dormire, e l'avevano ripetutamente violentata. Stupri che erano andati avanti fino a febbraio 2014 e ai quali aveva partecipato anche Vasile. Dumitrascu un giorno aveva chiamato la mamma della ragazzina, fingendosi un coetaneo, dicendole che la figlia era in buona compagnia. Poi un pomeriggio il padre aveva visto che tre uomini stavano abbracciando la figlia. Li aveva mandati via. Il giorno dopo aveva portato la ragazza in ospedale per sottoporla alle visite ginecologiche. E aveva scoperto che sua figlia aveva subito violenza sessuale.

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