A sorpresa la Provincia rinuncia a vendere le azioni

Sabato 20 Dicembre 2014
(M.G.) La Provincia non vende più le azioni che aveva dentro Fiera Immobiliare spa, la società messa in piedi con Camera di Commercio e Comune per il finanziamento del nuovo centro congressi in fiera.
Il consiglio provinciale è convocato lunedì con un solo punto all'ordine del giorno, il ritiro parziale della delibera del 10 giugno nella quale metteva in vendita alcune delle sue partecipate. In verità la delibera fa riferimento a una soltanto delle intenzioni, dismettere le proprie quote da Fiera Immobiliare. La Provincia detiene oggi il 4.14 per cento per un valore di 1,6 milioni di euro. Aveva il 20 per cento ma non ha partecipato a suo tempo all'aumento di capitale. L'ultima Giunta eletta dai cittadini e decaduta a fine settembre, aveva deciso, ad agosto, che la partecipazione non fosse "strettamente necessaria al conseguimento delle finalità istituzionali" citando la legge dello stato che promuove le uscite. Era partita un'asta, andata deserta, e la Provincia aveva scritto agli altri soci di voler essere liquidata. Ora invece è diventata nuovamente di interesse pubblico per "permettere una vigilanza ad un'attenzione sugli investimenti da effettuare sul territorio" e perché "costituisce un'opportunità di sviluppo a vantaggio del territorio e della popolazione provinciale". Così la Provincia, in presenza di 26 milioni di euro di tagli dallo stato e con 219 possibili esuberi fra i dipendenti, rinuncerà a incassare. È probabile che questa decisione riesca a dare l'impulso decisivo all'opera che, tanto i commercianti quanto gli albergatori, di cui sia Soranzo che Fernando Zilio, presidente della Camera di Commercio e nel cda di Fiera Immobiliare, sono autorevoli esponenti, si attendono come il pane. Quattro mesi di ritardo sono già un peso enorme per la credibilità delle istituzioni.
A meno che non ci sia un doppio fondo, una ragione strategico-politica che, consentendo di unire il 4 per cento al 48 per cento della Camera, punti a destabilizzare il cda. Non dimentichiamo che la maggioranza che sostiene Soranzo è targata Pd e la parte di Lega che lo sostiene è quella da sempre avversa al sindaco Bitonci.

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