«Un parco nell'ex caserma»

Lunedì 25 Maggio 2015
La seconda edizione della "Marcia della Pace - Dalle caserme ai parchi" ha visto sfilare ierimattina, con partenza dal municipio e arrivo all'ex caserma Prandina di corso Milano, circa 200 cittadini, molti in bicicletta e con bambini e cani al seguito.
Il corteo, partito poco dopo le 10 dal Liston, ha visto tra i presenti Gianna Benucci dell'Associazione per la Pace, Aurora D'Agostino, il candidato regionale di Sel Andrea Castagna, Lucio Passi e Sandro Ginestri di Legambiente.
Il corteo, sventolando bandiere arcobaleno e delle diverse associazioni che hanno organizzato l'appuntamento tra le quali Anpi, UdI, e Amnesty International, ha toccato Prato della Valle per raggiungere poi la caserma Piave, dove ha sostato chiedendo che la stessa, ex distretto militare, sia trasformata in un luogo di servizi per i cittadini, così come tutte le caserme non utilizzate nell'ottica di un territorio smilitarizzato. La manifestazione si è chiusa al parco Prandina dove, prima del concerto finale, è salita Gianna Benucci che ha annunciato il superamento delle 50.000 firme, in tutta Italia, «per una proposta di legge popolare in favore di una difesa civile non armata che intervenga per aiutare nella ricostruzione post guerra».
Di temi padovani ha parlato Ginestri. «Le ex caserme come la Prandina, la Piave o la Romagnoli a Chiesanuova: sono spazi molto importanti che devono essere trasformati in parchi e servizi a favore dei cittadini - ha spiegato Ginestri - Da anni attendiamo che la Prandina diventi un parco e l'area venga rigenerata, cosa che non accade certamente con il progetto del sindaco di crearvi un migliaio di posti auto, perché questo non è quanto chiedono i cittadini».
Ginestri ha osservato che nelle strutture dovrebbero trovare posto, ad esempio, spazi per le associazioni e start up per i giovani, e non parcheggi.
«Restituire spazi verdi è importante per tutti - ha chiuso Ginestri - ma chi governa, al di là dell'appartenenza politica, si confronta poco, è accaduto anche lo scorso anno. Apprezziamo che l'amministrazione intenda ridurre i 100.000 metru cubi potenziali della Romagnoli, ma dovrebbero essere totalmente cancellati in favore del verde».

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