«Fai-da-te? Comodo, ma se si sbaglia paga solo il contribuente maldestro»

Mercoledì 1 Aprile 2015
(E.F.) La nuova dichiarazione dei redditi precompilata dovrebbe favorire l'autonomia del contribuente e portare ad uno snellimento delle procedure. I commercialisti, però, mettono in guardia dal rischio di dover farsi carico di sanzioni qualora la propria dichiarazione non fosse redatta in modo corretto.
«Il contribuente può compilare il proprio 730 autonomamente e trasmetterlo all'agenzia dall'1 maggio al 7 luglio (salvo eventuali proroghe). In questo caso si assume la responsabilità delle imposte, delle sanzioni e degli interessi derivanti da errori della dichiarazione - spiega Maurizia Puglia, consigliere segretario dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova -. In passato il contribuente trasmetteva il proprio 730 tramite il datore di lavoro, un Centro di Assistenza Fiscale (Caf) o un commercialista abilitato. Ora il contribuente può accettare direttamente quanto risulta dal 730 precompilato presente sul sito, modificarlo e/o integrarlo. Ma il contribuente deve avere la piena comprensione dei dati esposti e la piena consapevolezza delle scelte via via operate, perché il precompilato richiede al contribuente di confermare dei dati che lui stesso difficilmente conosce, soprattutto se in passato ha delegato ad altri soggetti la gestione della propria posizione fiscale».
A ricevere il nuovo 730 precompilato 2015 saranno tutti coloro che hanno redditi da lavoro dipendente o assimilati redditi da pensione, quindi circa 20 milioni di contribuenti in Italia, il 9% dei quali si trovano in Veneto, che ricevono il modello CUD (Certificato Unico Dipendente) e che non hanno altri redditi di impresa o da lavoro autonomo, inclusi i produttori agricoli che nel 2013 hanno realizzato un volume d'affari non superiore a 7.000 euro. Sono escluse le altre partite Iva. La nuova dichiarazione dei redditi è inserita, in teoria, in un piano di semplificazione che dovrebbe coincidere con un utilizzo efficace dei sistemi telematici, ma le perplessità sulla buona riuscita dell'operazione non mancano.
«Ci chiediamo se davvero l'Agenzia sarà in grado di attingere le informazioni dalle Banche per la parte che riguarda i mutui ipotecari ed i relativi interessi, dalle assicurazioni per gli oneri detraibili o deducibili delle polizze pagate, dall'Agenzia del Territorio per i dati riguardanti gli immobili - prosegue Maurizia Puglia -. Inoltre sarà necessario inserire in automatico gli atti di compravendita e di locazione registrati, i versamenti F24 già effettuati, il numero di familiari a carico, le spese per le manutenzioni sugli immobili o gli acquisti di beni mobili ed elettrodomestici, le spese mediche, e molto altro. Se ci saranno tutti i dati correttamente inseriti, sicuramente sarà conveniente per il contribuente, che dovrà limitarsi ad accettare i dati proposti. Se, invece, i dati non coincideranno perfettamente, sarà necessario leggere attentamente le istruzioni per non commettere errori sull'inserimento dei nuovi dati, con l'avvertenza che, nel caso di integrazioni dei dati che comportino variazioni rispetto al precompilato, l'Agenzia delle Entrate potrà richiedere la relativa documentazione probatoria al contribuente».

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