Buona parte della ex base aerea di San Siro è stata ceduta al Comune di Bagnoli di Sopra. A dare la notizia è il primo cittadino Roberto Milan. «Dopo mesi di trattative, con il Ministero della Difesa a Roma, prima, e con il Demanio Regionale per acquisire l'intera base, - spiega - è arrivata dal Demanio Regionale la proposta per la concessione al nostro Comune dell'uso di una porzione del compendio denominata ex 80° Gruppo Intercettori Teleguidati base logistica controllo per la cifra simbolica di 220 euro all'anno». Come precisa lo stesso Milan non tutta la superficie sarà oggetti di convenzione con l'amministrazione comunale: «Il rammarico è che, per ora almeno, in attesa degli sviluppi dei prossimi giorni, non si tratta di tutta l'area, ma della maggior parte della superficie con gli annessi fabbricati: 55.437 metri quadrati su un totale di 74.100.» Il sindaco infatti puntualizza che la restante parte, equivalente ad oltre 18.000 metri quadrati, rimane in gestione al Demanio. Per il primo cittadino perciò «nell'ottica di limitare al massimo l'area da destinare a un eventuale centro di concentramento di migranti, e di disporre direttamente dei numerosi fabbricati e del terreno per dar vita a progetti di interesse per i cittadini di Bagnoli, la presente amministrazione non si farà sfuggire questa possibilità». L'obiettivo per il sindaco Milan è dunque chiaro: «Si continuerà a lavorare per cercare di acquisire l'intera base aeronautica». Sin qui il comunicato dell'amministrazione comunale di Bagnoli, che evidentemente un primo risultato lo ha raggiunto: acquisendo al Comune buona parte dell'area cosiddetta logistica, si dovrebbe evitare la realizzazione di un hub provinciale di grandi dimensioni, anche se dalle stesse parole del primo cittadino, si comprende che l'eventualità di creare a Bagnoli un centro minore di raccolta di migranti potrebbe essere sempre possibile, avendo mantenuto il Demanio parte dell'area. Nessuna menzione peraltro relativamente alla parte della ex base che era in passato che ospitava in passato le rampe missilistiche e definita area di lancio, che si estende per ben 240.000 metri quadrati in direzione della frazione di Prejon, dove vi sono ancora alcuni hangar e fabbricati ovviamente dismessi. Dunque non è certo che non arrivino più i migranti a Bagnoli: nei giorni prossimi l'incontro tra i sindaci della Provincia per verificare la possibilità dell'accoglienza diffusa, caldeggiata anche dall'amministrazione bagnolese. La notizia della convenzione con il Demanio militare è stata comunque accolta senza grande entusiasmo dal comitato "Bagnoli dice no", che prosegue i presidi notturni, anche se sulla vicenda sta in questi giorni mantenendo una linea prudente. Nell'entourage dei sostenitori del comitato vi è infatti il dubbio che le cose non siano molto chiare e che l'operazione miri a fiaccare la vigilanza e il controllo sull'ingresso principale della base che viene effettuato ormai da 12 giorni tutte le notti fino alle prime luci dell'alba.(((benvenutin)))
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