(m.zi.) Era quasi deserta la palazzina di via Euganea dove ieri pomeriggio è avvenuto l'incidente che ha portato in ospedale un ragazzo di ventisette anni, F. C. A metà pomeriggio infatti in molti erano al lavoro, come la signora Ljuba, di origine ucraina, che abita proprio nell'appartamento sotto a quello da cui è avvenuta la caduta: «Avevo sentito i due ragazzi litigare attorno a mezzogiorno - racconta - Ho sentito delle urla, ma non so cosa sia successo in seguito perchè sono dovuta uscire per andare al lavoro». Quando è arrivata a casa le operazioni di soccorso erano già concluse, anche se per la signora Ljuba i segnali che qualcosa fosse successo erano chiari: «Solo io ho accesso a questo giardino - spiega - Quindi non sono potuti passare dalla porta. Hanno tagliato la rete del confine per poter entrare dal giardino vicino. Quando sono rientrata ho visto anche il tavolo da giardino, in legno, rotto e la piccola tettoia danneggiata. Probabilmente cadendo dalla finestra ha colpito la tettoria e quindi è caduto sul tavolo». I sanitari per arrivare a F.C. hanno dovuto come detto rivolgersi ai vicini: «Non abbiamo assistito alla scena, non sappiamo cosa sia successo esattamente - raccontano gli abitanti delle case che danno su un giardino interno attiguo a quello dove è avvenuta la caduta - È arrivato G.O. il ragazzo che abita nell'appartamento, a suonarci per chiederci di passare. Ha suonato a tutti per farsi aprire ed arrivare al giardino».
Ad assistere alla fase dei soccorsi un altro vicino: «Il ragazzo parlava ed era cosciente, ma non riusciva a muoversi molto bene, non era in grado di alzare gambe e braccia». Dell'accaduto è particolarmente stupita la vicina di casa di G.O., arrivata nel suo appartamento dopo il lavoro quando ormai anche forze dell'ordine e mezzi di soccorso avevo concluso il loro intervento: «Mi stupisce molto quanto successo - confessa - Conosco abbastanza G.O., anche se abito qui da non molto tempo, perchè spesso pranziamo assieme. Una persona tranquilla e posata, mentre F.C. l'ho visto poche volte».
Ad assistere alla fase dei soccorsi un altro vicino: «Il ragazzo parlava ed era cosciente, ma non riusciva a muoversi molto bene, non era in grado di alzare gambe e braccia». Dell'accaduto è particolarmente stupita la vicina di casa di G.O., arrivata nel suo appartamento dopo il lavoro quando ormai anche forze dell'ordine e mezzi di soccorso avevo concluso il loro intervento: «Mi stupisce molto quanto successo - confessa - Conosco abbastanza G.O., anche se abito qui da non molto tempo, perchè spesso pranziamo assieme. Una persona tranquilla e posata, mentre F.C. l'ho visto poche volte».
