Garantita l'agibilità politica l'ex Cavaliere prepara lo "spottone" mediatico

Mercoledì 16 Aprile 2014
Silvio Berlusconi é un dissimulatore e un incontentabile. Finge di non essere felicissimo per la decisione dei giudici,quella che voleva lui e nei tempi che voleva lui, ma un po' - in effetti - strafelice non é o non mostra di essere. «Mamma Rosa mi ha dato la mia educazione - cosi dice l'ex Cavaliere all'ora di pranzo, in attesa dell'arrivo di Verdini e degli altri - e sfido chiunque, a cominciare dai magistrati e dalle assistenti sociali, a dire che sono socialmente pericoloso. C'é tanta gente da rieducare, certamente non io».
Ma vabbé, si tratta di sedurre qualche anziano nella casa di riposo vicino ad Arcore («Li porterò tutti a votare per me») e di allisciarsi una volta al mese la rieducatrice che gli verrà assegnata, ed è però il risultato politico raggiunto quello che conta davvero. Su questo neanche Silvio il Dissumulatore, che ieri ha atteso la decisione a Palazzo Grazioli insieme a Francesca Pascale e subito dopo é arrivato esultante l'avvocato Ghedini, ha dubbi: «Posso fare campagna elettorale, e mettiamoci subito a lavorare, s'é fatta troppa melina», ha detto l'ex Cavaliere ai suoi nella girandola di riunioni, ieri.
L'uno due della cena con Renzi e della colazione dell'indomani con il verdetto milanese ha ridato forza a Berlusconi. Dudú scodinzola felice nel cortile del palazzo. Perché è vero che gli animali domestici hanno sempre bisogno di avere il padrone a portata di zampa, ma gli arresti domiciliari di Silvio sarebbero stati troppo anche per il quadrupede più famoso d'Italia. É visibilmente contenta anche Francesca, quando sale in macchina a via del Plebiscito per andarsi a fare un giro. E sarà l'unica First Lady presente in campagna elettorale, visto che Agnese, moglie di Renzi, é invisibile e così anche le altre consorti: da quella di Grillo - che peró é comparsa l'altra sera con il marito al ristorante Assunta Madre, molto dellutriano e poco grillino ma a Roma tutto si mischia - a quella di Alfano.
La prima mossa di Berlusconi per la riconquista del cuore e della pancia della nazione è lo sbarco in tivvú: «Renzi ha rianimato il Pd stando in video quattro ore al giorno. Adesso tocca anche a me». E non c'é testata giornalistica, da ieri mattina, che non continua a tempestare il centralino di Palazzo Grazioli per invitare Silvio sullo schermo. Lui vuole collezionare una serie di prime serate. La sovraesposizione mediatica serve a compensare la delusione per le liste di Forza Italia che non gli piacciono, anche se domani nella sede di piazza in Lucina presenterà in pompa magna gli eurocandidati: «A tirare la carretta - assicura l'ex Cavaliere - sarò sempre io».
Lo spottone per recuperare i voti - «Arriveremo dal 21 di adesso al 30 per cento» - sarà quella sorta di sit-com e di talent che ogni giorno, nei pochi giorni che frequenterà il centro per anziani, i media allestiranno per Berlusconi che cambia i pannoloni, svuota i cateteri e spinge le carrozzelle, in mezzo a vecchietti adoranti del forever young capace, per quattro ore a settimana, di farsi vecchio con i vecchi. Il problema é che da padre costituente non potrà troppo attaccare l'altro padre costituente che lo ha legittimato in questo ruolo, ossia Renzi e il suo governo, e non potendo rivaleggiare con Grillo perché é troppo lanciato dovrà limitarsi a fare concorrenza ad Alfano. Quello della vittima e del tradito, ecco l'euro-format di Silvio. Che però non potrà esercitare la sua specialità, gli attacchi ai giudici, sennò gli viene revocato l'affidamento ai lavori sociali. E questo, nella gioia del pericolo scampato, resta una pena nella pena per l'ex Cavaliere. «Avró sempre gli occhi addosso», si lamenta: «Ma vi sembra giusto», dice ai suoi, «che un innocente debba continuamente vivere sempre sotto esame?». Lui in realtà l'esame, quello del tribunale di sorveglianza, l'ha superato. Resta da superare quell'ennesimo referendum personale che sono le elezioni europee, ma lui ieri sera ha risolto la questione: «Gli italiani hanno ancora bisogno di me».
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