Già spariti i tre bimbi trovati nel tir in Austria

Lunedì 31 Agosto 2015
Già spariti i tre bimbi trovati nel tir in Austria
ROMA - Sono "scomparsi" i tre piccoli profughi ricoverati in gravi condizioni in Austria dopo essere stati trovati su un camion assieme alle loro famiglie. A Branau, le due bimbe e un bimbo di età compresa tra gli uno e i cinque anni, erano arrivati in stato di incoscienza venerdì scorso: «Si stanno riprendendo» avevano dichiarato le autorità, precisando che erano stati salvati «in extremis», e che «non avrebbero resistito molto altro tempo».
Sono stati scovati a bordo di un minivan assieme ad altri 23 profughi, provenienti da Siria, Afghanistan e Bangladesh. Erano tutti stipati in pochi metri quadri: se il mezzo non fosse stato fermato dalla polizia forse sarebbero tutti morti. Secondo la polizia austriaca, i familiari e i tre piccoli potrebbero già aver attraversato il confine con la Germania, e sarebbero fuggiti perché temevano l'espulsione in Ungheria.
E proprio in territorio ungherese è stato arrestato un quinto uomo nell'ambito delle indagini sul ritrovamento di 71 cadaveri di profughi sul tir della morte, individuato giovedì scorso in Austria. La polizia ungherese ha precisato che il sospetto è stato arrestato sabato sera. Gli altri 4, tre bulgari e un afghano, sono stati arrestati nel sud dell'Ungheria il giorno stesso del ritrovamento del tir. Sotto processo a Kecskemet, da dove sarebbe partito il tir prima di caricare i profughi al confine serbo, si sono detti innocenti. Il tribunale ha deciso 30 giorni di detenzione cautelare.
NEL MEDITERRANEO - La scia di morte continua: la Mezzaluna rossa libica ha denunciato un nuovo naufragio davanti alle coste libiche: 7 i cadaveri ritrovati sulle spiagge davanti a Khoms, un centinaio di chilometri a est di Tripoli. Scioccanti le immagini, con i cadaveri sul bagnasciuga e i medici che li trascinano via dall'acqua con dei sacchi neri.
IN SICILIA - Sul fronte italiano è stato intanto accertato che erano tutti maschi di età compresa tra i 20 e i 40 anni i 52 migranti morti nella stiva di un barcone, dove erano ammassate quasi 200 persone, arrivati a Palermo giovedì notte a bordo del pattugliatore svedese Poseidon insieme ad altri 571 profughi soccorsi nel canale di Sicilia. Le autopsie sono già state eseguite, ma in pochissimi casi è stato possibile procedere all'identificazione e solo per i profughi che avevano ancora i documenti addosso.
A Messina, intanto, la polizia ha fermato quattro africani accusati di essere gli scafisti di tre diverse imbarcazioni soccorso al largo del canale di Sicilia: Dafe Cher, senegalese di 18 anni, Dasmond Conteh, 18 anni della Sierra Leone, il tunisino Omar Alì Bin di 25 anni e il ganese Kwane Aprerq, 28 anni. I quattro sono arrivati sabato a Messina insieme ad altri 682 migranti con la nave della Guardia Costiera 'Diciotti'. Sono stati gli stessi profughi a riferire alla polizia l'identità degli scafisti.
Per quanto riguarda i nuovi sbarchi, solo a Taranto in due giorni sono arrivati 800 migranti. I 363 sbarcati ieri ed arrivati a bordo della nave Aviere della Marina Militare dopo il soccorso ed il recupero nel Mar Mediterraneo dalla nave Mimbelli, sono già stati trasferiti in centri di accoglienza della Puglia e di altre regioni, fra cui Campania e Toscana.
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