Tesoro, benzina: nessun aumento accise
Manovra, in arrivo 330 milioni per la Cig
cresce il fondo di solidarietà comunale

Mercoledì 9 Ottobre 2013
Fabrizio Saccomanni
Nel decreto per la correzione del deficit che sar questa sera sul tavolo del Consiglio dei

Ministri non ci sar alcun aumento di accise. È quanto riferito dal ministero dell'Economia dopo che in mattinata era stata ventilata l'ipotesi di un maxi aumento immediato delle accise sui carburanti per coprire il decreto per la correzione dei conti e il rifinanziamento della cig. Ipotesi secondo le quali dalla data di entrata in vigore della manovra la benzina sarebbe salita di 6,5 centesimi al litro.



La "manovrina". Il «dl manovrina» in arrivo al cdm di destina 330 milioni di euro per il rifinanziamento della cig in deroga per il 2013 e 35 milioni di euro al rifinanziamento della carta acquisti, la cosiddetta social card. La bozza della manovra prevede inoltre un nuovo aumento per gli acconti Irpef e Irap: in particolare gli acconti per entrambe le imposte passano dal 101 al 103% per il solo anno di imposta 2013. Nelle Regioni in cui i pani di rientro del deficit stanno funzionando si «può disporre la riduzione delle aliquote, ovvero la destinazione ad altre finalità», prevede la bozza della manovra. La norma, a fronte di una riduzione strutturale dei disavanzi sanitari, consente alle regioni una programmazione ex ante delle risorse derivanti dalle maggiorazioni fiscali e non più necessarie alla copertura dei piani di rientro, stabilendo il venir meno dell'obbligo della massimizzazione delle aliquote.



Tagli ai ministeri. Per consentire il rientro dallo scostamento del deficit sono previsti anche tagli ai ministeri. Nella bozza del dl manovrina si specifica che «le disponibilità di competenza e di cassa relative alle spese rimodulabili del bilancio dello Stato sono accantonate e rese indisponibili per ciascun Ministero».




Fondo di solidarietà. Arrivano 120 milioni in più sul fondo di solidarietà comunale 2013 per assicurare la spettanza ai Comuni del gettito Imu. La bozza della manovra stabilisce un incremento della dotazione per l'anno 2013 del fondo di solidarietà comunale a favore dei comuni delle Regioni a statuto ordinario di cui al comma 380 dell'articolo 1 della legge n. 228 del 2012. Si prevede poi che le risorse attribuite a ciascun comune non rilevino ai fini del patto di stabilità interno. Alla copertura dell'onere - si legge nel testo - si provvede, quanto a 30 milioni, utilizzando le risorse assegnate ma non erogate da Cassa depositi e prestiti a titolo di anticipazione di liquidità di cui al comma 13 dell'articolo 1 del decreto legge n. 35/2013 (decreto Fare, pagamento dei debiti). La restante quota di 90 milioni è coperta utilizzando quota parte dei contributi destinati alle Regioni Puglia e Molise in attuazione del comma 122 dell'articolo 1 della legge n. 228/2012, non erogati atteso che le predette Regioni non hanno provveduto alla cessione di spazi finanziari, validi ai fini del patto di stabilità interno, ai comuni e alle province ricadenti nel proprio territorio.



Patto stabilità. Si allenta il Patto di Stabilità interno: la bozza della manovra dispone la sospensione per il 2013 del meccanismo della virtuosità e di porre, al contempo, le percentuali che tutti gli enti locali applicano alla spesa corrente media registrata negli anni 2007-2009, pari al valore massimo previsto dal comma 6 dell'articolo 31 della legge n.183/2011.



Tav. Arriva un indennizzo per le imprese «che abbiano subito danneggiamento di materiali, attrezzature e beni in conseguenza di delitti commessi al fine di impedire, turbare o rallentare la realizzazione di opere» come la Tav, si legge nella bozza del dl manovrina. Il tetto degli indennizzi è di 5 milioni e non prevede oneri a carico dello Stato.



Garanzie dello Stato sui derivati. Alleggerire l'esposizione creditizia delle banche nelle operazioni in strumenti derivati per favorire un collocamento più agevole ed economico dei Titoli di Stato, contempla la bozza della manovra secondo cui si prevede la prestazione di garanzie bilaterali per gestire i rischi conseguenti alle operazioni in derivati. La misura può avvenire «mediante movimentazione della liquidità sul conto di tesoreria». Ci si adegua così «ai nuovi orientamenti regolamentari del settore finanziario» come raccomandato anche dall'Fmi mentre, «essendo la prestazione di garanzia bilaterale, anche la controparte bancaria è tenuta ad aprire un analogo deposito presso la Tesoreria dello Stato e in tal modo l'attività in derivati della Repubblica viene a essere immunizzata dal rischio di controparte». La nuova regolamentazione, si legge, ha «portato all'introduzione per le banche di nuovi requisiti patrimoniali a fronte dell'esposizione creditizia sugli strumenti derivati e all'obbligo di aderire a controparti centrali». Nella bozza si ricorda come «gli strumenti di deposito a breve utilizzati per prestare la garanzia sono analoghi a quelli delle operazioni di tesoreria» e che la misura «proposta non comporta minori entrate rispetto all'ordinaria operatività di tesoreria anzi, presumibilmente, potrebbe produrre un differenziale positivo di interessi attivi».
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