Un amico ha visto morire Davide, Enrico
e Sandro: «Li ho chiamati, ma invano»

Domenica 16 Ottobre 2011 di Mattia Da Re
Davide Alba, Enrico Pilotto e Sandro Cisotto con l'unico sopravvissuto, Alex Bruson
VENEZIA - La piccola frazione di Rottanova di Cavarzere (Venezia) sconvolta per l'incidente che venerd sera, a Candiana (Padova), sulla Monselice - mare, ha provocato la morte di Sandro Cisotto, Davide Alba ed Enrico Pilotto e il ferimento di Alex Bruson.



Sandro Cisotto aveva compiuto 20 anni da poco e si era diplomato presso l'istituto alberghiero di Adria (Rovigo), specializzato in reception. Non avendo ancora trovato un lavoro, attualmente stava aiutando il papà Alessandro che possiede una falegnameria accanto alla sua casa in via Umberto Maddalena 126. Amava la musica e si divertiva a suonare il basso insieme al fratello più giovane Federico, e all'amico di sempre Nicola Poncina.



Enrico Pilotto non aveva ancora 17 anni e frequentava l'Ipsia Marconi di Cavarzere. Viveva al civico 8 in località Marchesa, a 500 metri dal centro di Rottanova. Amava il motocross ed il suo sogno nel cassetto era di diventare un giorno un motocrossista professionista.



Il grande sogno di Davide Alba, che aveva compiuto 19 anni, era invece diventare un cuoco. Aveva terminato a giugno l'istituto alberghiero di Adria ed aveva passato la stagione estiva lavorando come cameriere a Rosolina Mare. Attualmente non aveva ancora un lavoro fisso ma lavorava a chiamata in un pub di Conetta, il che lo vedeva impegnato soprattutto nei fine settimana.



Alex Bruson ha frequentato anch'egli l'Ipsia Marconi ed attualmente non ha un posto fisso di lavoro. Dopo le prime uscite sui giornali, che lo davano in coma, si sa che invece non è in pericolo di vita e che si trova ricoverato all'ospedale di Padova con una vertebra incrinata.



Ad assistere alla tragedia, in diretta, è stato Nicola Poncina. Con la sua vettura precedeva la Yaris di Sandro Cisotto: è distrutto per aver perso i compagni di una vita senza poter fare nulla per salvarli. Questa la sua testimonianza: «Come tutti i fine settimana ci eravamo trovati tutti insieme nel bar "Fratelli Zanardo" in centro a Rottanova - racconta - e lì avevamo deciso di passare la serata ad Este presso il "Zebra Club", che eravamo soliti frequentare nei fine settimana, dove dovevamo assistere ad un concerto di Mister Pig.



«Siamo partiti verso le 22. Abbiamo deciso di andare con la macchina mia e quella di Sandro, anche se suo fratello Federico è salito con me. Sulla Monselice Mare, nei pressi di Candiana, ho visto un gatto uscire dal ciglio della strada ma, dato che non andavamo veloci, sono riuscito tranquillamente ad evitarlo. Senonché, dopo il mio passaggio il gatto ha attraversato lo stesso e Sandro se l'è trovato in mezzo alla strada. Dallo specchietto ho visto la macchina che per evitare il gatto ha cominciato a zigzagare - prosegue Poncina - ed è finita fuori strada. Siamo subito tornati indietro e nel frattempo si erano fermate altre macchine. Ho chiamato subito i soccorsi e mentre ci avvicinavamo alla Yaris di Sandro capottata ho visto Alex (Bruson, ndr) che usciva dalla macchina dolorante.



«Abbiamo provato a chiamare Sandro, Enrico e Davide ma non ci hanno risposto. La mia prima preoccupazione è stata quella di fare attenzione al fratello di Sandro, Federico, che ha cominciato ad andare in escandescenze perché suo fratello non gli rispondeva. I soccorsi sono arrivati dopo pochi minuti quando i miei amici erano già morti». La mamma di Nicola, Marilena, ci racconta di essere stata lei ad avvertire i genitori di Davide Alba che sono i loro vicini di casa. «Nicola ci ha chiamato appena successo l'incidente - spiega - e subito io e mio marito siamo corsi sul posto. Quando siamo tornati mio marito ha chiamato Flavio e Susanna e li ha accompagnati sul luogo dell'incidente, anche se i corpi erano già stati portati via e posti sotto sequestro».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 19:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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