Crisi, il parroco tuona dal pulpito:
«Ribelliamoci: basta suicidi di Stato»

Mercoledì 18 Febbraio 2015 di Alvise Sperandio
Don Enrico Torta
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"Ribelliamoci: basta suicidi per motivi bancari ed economici". Questo lo slogan dell'assemblea pubblica giovedì sera, alle 20.45 a Dese, nella sala parrocchiale della Natività di Maria, ospiti di don Enrico Torta che da tempo si batte contro il "dio denaro". «Con questa iniziativa - spiega don Torta - cominciamo a strutturare una rete che vorremmo su base nazionale per creare una nuova consapevolezza a servizio di una nuova civiltà. Il culto del denaro è un mostro che ci sta divorando tutti. Capisco che le banche debbano produrre dei profitti perché è il loro mestiere, ma non è possibile guadagnare sulle spalle delle persone in difficoltà. L'uomo al servizio del dio denaro non è affatto un bene. E ad essere in difetto è soprattutto lo Stato che, nonostante ci siano delle regole molto chiare, non interviene. È ora di cominciare a mobilitarsi tutti per ricostruire la società, con nuovi principi e valori».



Solo qualche giorno fa don Torta ha celebrato il funerale di Maurizio Bernardi, l'imprenditore che si è tolto la vita a causa della crisi, lanciando un duro monito dal pulpito contro i "suicidi di Stato".



Ultimo aggiornamento: 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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