ROVIGO - Sono state condannate a 10 mesi, con la condizionale e hanno pensato bene di aggredire il pm dopo la sentenza: le due donne di 44 e 73 anni, di Chioggia erano a giudizio per violenza privata, per fatti che sarebbero risalenti a 5 anni fa verificatisi a Rosolina.
Secondo l'accusa le due donne, coinvolgendo anche i figli minorenni della 43enne avrebbero impedito a due persone di avere accesso alla ditta della quale uno dei due era socio. Prima avrebbero cercato di precludere l'accesso al capannone impiegando carrelli e un cassone in plastica, quindi si sarebbero posizionate dietro l'autocarro che stava facendo retromarcia, così da costringere a desistere.
Ieri, dopo la discussione, la lettura della sentenza, che ha visto il giudice Ernani Marotta infliggere la condanna di dieci mesi a testa alle due: al momento della lettura della sentenza che la 73enne si sarebbe scagliata contro la pm Alessia Pirani, spintonandola. Sono subito intervenuti i carabinieri di sorveglianza al Tribunale, fermandola.
Un evento che fa tornare di attualità la questione della sicurezza nelle due sedi (tribunale e Palazzo Paoli) del palazzo di giustizia di Rovigo. Le attuale carenze di organico delle forze dell'ordine non consentono una presenza simultanea in tutte le aule di udienza
Ultimo aggiornamento: 12:54
Secondo l'accusa le due donne, coinvolgendo anche i figli minorenni della 43enne avrebbero impedito a due persone di avere accesso alla ditta della quale uno dei due era socio. Prima avrebbero cercato di precludere l'accesso al capannone impiegando carrelli e un cassone in plastica, quindi si sarebbero posizionate dietro l'autocarro che stava facendo retromarcia, così da costringere a desistere.
Ieri, dopo la discussione, la lettura della sentenza, che ha visto il giudice Ernani Marotta infliggere la condanna di dieci mesi a testa alle due: al momento della lettura della sentenza che la 73enne si sarebbe scagliata contro la pm Alessia Pirani, spintonandola. Sono subito intervenuti i carabinieri di sorveglianza al Tribunale, fermandola.
Un evento che fa tornare di attualità la questione della sicurezza nelle due sedi (tribunale e Palazzo Paoli) del palazzo di giustizia di Rovigo. Le attuale carenze di organico delle forze dell'ordine non consentono una presenza simultanea in tutte le aule di udienza