UDINE - Assalto alla diligenza. Pardon, al treno austriaco.
Nel Far West dei ritardi a catena (fino ad un’ora di sforamento) innescati ieri sulla Udine-Venezia dalle 6.30 da un guasto a un deviatoio a Codroipo, un manipolo di «ardimentosi» (la definizione è loro) pendolari friulani è riuscito a bypassare l’italico disservizio salendo al volo a Pordenone sull’Euronight delle Obb, le ferrovie statali dell'Austria.
Uno strappo alla regola (un po’ come se uno, con il volo Alitalia bloccato, salisse su uno della British) che, come spiega Elti Cattaruzza, 51 anni, di Pordenone, ricercatore di Fisica a Ca’ Foscari, «ci ha permesso di arrivare a Mestre con un ritardo di circa mezz’ora, contro quello di un’ora dei miei colleghi rimasti ad aspettare il treno a Pordenone».
Dopo un primo tentativo fallito («Il controllore ci ha indicato di no»), «ho trovato una carrozza cuccette aperta, perché qualcuno era appena sceso: siamo saliti sul predellino e un altro controllore, che parlava tedesco, ci ha fatto segno di andare avanti, per raggiungere i posti a sedere. Sono stati molto gentili. Non avrebbero potuto tirare su gente: con noi hanno fatto un’eccezione, non so se per gentilezza o per compassione», riferisce Cattaruzza.
Secondo Fs, per il guasto (per «cause in fase di accertamento») ci sono stati rallentamenti di 45 minuti per una Freccia, da 30 a 60 minuti per due Ic e sei regionali. Rfi, che sta accertando le cause dell'anomalia, in serata si è «scusata con i pendolari per i ritardi registrati».
Ultimo aggiornamento: 09:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel Far West dei ritardi a catena (fino ad un’ora di sforamento) innescati ieri sulla Udine-Venezia dalle 6.30 da un guasto a un deviatoio a Codroipo, un manipolo di «ardimentosi» (la definizione è loro) pendolari friulani è riuscito a bypassare l’italico disservizio salendo al volo a Pordenone sull’Euronight delle Obb, le ferrovie statali dell'Austria.
Uno strappo alla regola (un po’ come se uno, con il volo Alitalia bloccato, salisse su uno della British) che, come spiega Elti Cattaruzza, 51 anni, di Pordenone, ricercatore di Fisica a Ca’ Foscari, «ci ha permesso di arrivare a Mestre con un ritardo di circa mezz’ora, contro quello di un’ora dei miei colleghi rimasti ad aspettare il treno a Pordenone».
Dopo un primo tentativo fallito («Il controllore ci ha indicato di no»), «ho trovato una carrozza cuccette aperta, perché qualcuno era appena sceso: siamo saliti sul predellino e un altro controllore, che parlava tedesco, ci ha fatto segno di andare avanti, per raggiungere i posti a sedere. Sono stati molto gentili. Non avrebbero potuto tirare su gente: con noi hanno fatto un’eccezione, non so se per gentilezza o per compassione», riferisce Cattaruzza.
Secondo Fs, per il guasto (per «cause in fase di accertamento») ci sono stati rallentamenti di 45 minuti per una Freccia, da 30 a 60 minuti per due Ic e sei regionali. Rfi, che sta accertando le cause dell'anomalia, in serata si è «scusata con i pendolari per i ritardi registrati».
