​Spara col fucile da casa: si sentiva
perseguitato dai nomadi

Giovedì 30 Luglio 2015 di Paola Treppo
I bossoli recuperati da polizia e carabinieri
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NIMIS - La Procura di Udine contesta l'ipotesi di tentato omicidio all'operaio edile di Nimis (Udine), Emanuele Filippig, di 46 anni, che ieri pomeriggio ha imbracciato uno dei fucili da caccia regolarmente detenuti e ha aperto il fuoco dalla sua abitazione verso le auto in transito lungo la strada principale del paese. Lo ha confermato oggi, giovedì 30 luglio, il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo, spiegando che, per legge, la Procura dovrà

attendere l'interrogatorio di garanzia davanti al gip prima di poter ascoltare autonomamente l'indagato.







La Procura ha predisposto oggi la richiesta di convalida dell'arresto ed è ragionevole supporre che chiederà la custodia cautelare in carcere. Probabilmente l'udienza si celebrerà nella giornata di domani. «Aspettiamo di vedere cosa dichiarerà al giudice», ha spiegato il Procuratore De Nicolo. Solo all'esito, la magistratura friulana deciderà se reinterrogare l'uomo o se disporre una perizia psichiatrica. L'operaio, incensurato,

celibe, residente con l'anziana madre, non aveva mai avuto comportamenti sospetti o anormali.



Subito dopo aver esplosi i colpi, si era sommariamente giustificato con un vicino di casa: «Ho visto gli zingari, volevano rubare, non ci ho visto più».



Ultimo aggiornamento: 20:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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