Immigrazione, la Procura ora crea
un Pool per frenare lo sfruttamento

Venerdì 6 Febbraio 2015
Immigrazione, la Procura ora crea un Pool per frenare lo sfruttamento
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UDINE - Nel giro di due anni il passaggio di clandestini alla frontiera di Tarvisio è decuplicato. Dai 93 denunciati per ingresso illegale sul territorio dello Stato nel 2012 si è saliti ai circa mille del 2014. Il dato suona come un campanello d'allarme per la Procura, che ha deciso di alzare la soglia di attenzione e istituire un pool ad hoc per evitare che il valico di frontiera italo-austriaco di Tarvisio diventi un corridoio per il traffico di clandestini gestito dalla criminalità organizzata.

«Compito della Procura - spiega il Procuratore aggiunto Raffaele Tito - è evitare che i singoli, o peggio ancora le organizzazioni criminali, sfruttino i drammi dei clandestini per generare guadagni. Bisogna impedire che l'immigrazione sia oggetto di mercimonio. Stiamo cercando di comprendere al meglio il fenomeno, ma servirebbe anche un maggiore coordinamento internazionale».

Tito, che negli scorsi giorni ha svolto una riunione con Prefettura e forze dell'ordine, ha ricordato che "i clandestini sono le vittime. Spesso dopo i viaggi, per loro cominciano ulteriori sofferenze. Dobbiamo far capire loro che siamo dalla loro parte per invogliarli ad aiutarci in questa lotta allo sfruttamento del traffico». A coordinare il pool in in Procura sarà il pm Lucia Terzariol.
Ultimo aggiornamento: 20:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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