Convertita all'Islam: un intrigo. Sofia
diventa un caso, indaga la Procura

Mercoledì 7 Ottobre 2015 di Elisa Giraud
Convertita all'Islam: un intrigo. Sofia diventa un caso, indaga la Procura
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Lei sparita col figlioletto e poi ricomparsa in una struttura protetta. Un video con la cerimonia di conversione all’Islam girato l’11 settembre. Le ricerche del padre e del compagno che dal 20 luglio hanno perso ogni traccia. E ora le indagini dell’antiterrorismo di Venezia. La storia di Sofia, la 20enne di San Vendemiano convertita all’Islam, diventa un caso. L’antiterrorismo per ora esclude l’affiliazione all’Isis. Mentre le indagini continuano tra denunce contrapposte: quelle di Sofia nei confronti di padre e compagno per maltrattamenti e quelle di quest’ultimo per sottrazione di minore.



Scendono in campo anche i legali di Sofia. «La nostra assistita - scrivono gli avvocati Mariangela Semenzato e Simonetta Busatto - è stata costretta a lasciare il compagno, dal quale subiva gravi e continui maltrattamenti, riportando lesioni personali che sono documentate. L'allontanamento è stato accompagnato da contestuale denuncia nei confronti dell'uomo. La vicenda presentava aspetti di gravità tali che la donna è stata costretta a rifugiarsi in località segreta per sfuggire al pericolo di nuove violenze. Il padre è stato a suo tempo denunciato per maltrattamenti ai danni della moglie e della figlia, e da ciò è conseguita la separazione tra i genitori. Anche dopo l'allontanamento della ragazza da casa per formare un nucleo familiare indipendente, l'uomo ha continuato a vessarla dando man forte al compagno. La nostra assistita non ha alcuna volontà di proseguire i propri rapporti con il padre, lo ha allontanato come è suo diritto e ha deciso di non rivederlo più».



Ultimo aggiornamento: 10:40

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