Mamma lanciata dall'ottavo piano
non c'è stata colluttazione

Martedì 4 Marzo 2014 di Giuliano Pavan
Mamma lanciata dall'ottavo piano non c'è stata colluttazione

CONEGLIANO - Tra Moreno Coletti e Paolina Saporosi non c'è stata colluttazione.

O meglio, ci vorranno 60 giorni per esaminare accuratamente ferita per ferita ma al momento tutte le lesioni sono riconducibili soltanto alla tremenda caduta, tecnicamente a un politrauma da precipitazione. A sostenerlo l'anatomopatologo Alberto Furlanetto che ha eseguito l'autopsia sul corpo della 65enne, gettata dal terrazzo del suo appartamento di via Friuli il 24 febbraio scorso dal figlio di 35 anni, che ora si trova rinchiuso nel carcere di Santa Bona per omicidio volontario aggravato.

I primi risultati dell'accertamento autoptico sembrano dunque confermare quanto confessato proprio da Moreno Coletti nel corso del primo interrogatorio tenutosi al Commissariato di Conegliano qualche ora dopo i fatti. Il giovane, che verrà sottoposto a perizia psichiatrica per volere del pm Giovanni Valmassoi, titolare delle indagini, aveva ricostruito agli inquirenti i momenti precedenti l'omicidio dicendo di aver preso per le gambe la madre e di averla scaraventata oltre la ringhiera del terrazzo, facendole fare un volo di 27 metri.

Gli unici segni sul corpo della donna non compatibili con la caduta dall'ottavo sembrano essere soltanto quelli della presa agli inferiori. Nessun pugno, nessun calcio, nessuna stretta al collo o schiaffo al viso. Solo un gesto fulmineo che non ha lasciato scampo alla 65enne. L'autopsia, almeno per ora, non ha chiarito se quel cestino rovesciato nel terrazzo e la presenza di alcuni pezzi di vetro possano essere elementi utili per affermare che tra i due sia scoppiata una violenta lite.

A livello investigativo comunque poco importa visto che, in presenza della confessione e di un chiaro intendo omicida (senza contare che la Procura non contesterà l'aggravante della premeditazione), un diverbio degenerato in tragedia non potrebbe in ogni caso riqualificare la tragedia.

E adesso si attende il nulla osta per la sepoltura dell’ex ostetrica. L'ultimo saluto a Paolina Saporosi sarà probabilmente celebrato seguendo il rito dei Testimoni di Geova. È questo al momento il desiderio espresso dalla famiglia della 65enne uccisa lunedì scorso. Il commiato avverrà presso il cimitero di San Giuseppe, dove poi la donna sarà sepolta. Da tempo Paolina era tra i seguaci dei Testimoni di Geova.

Ultimo aggiornamento: 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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