TRENTO - Negata la sala del teatro parrocchiale di Mezzolombardo all'astrofisica Margherita Hack, che avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro il 6 aprile, Venerd Santo.
La decisione è stata presa dal comitato di gestione del teatro S.Pietro, di proprietà della parrocchia del paese trentino. «Le tematiche trattate nel libro sono incompatibili con lo statuto di gestione del teatro che non ammette si possano tenere manifestazioni che offendano la morale cattolica», affermano i quattro membri del comitato (su sei) contrari alla presenza dell'astrofisica, tre scelti dalla parrocchia e uno dal Comune.
«Margherita Hack è stata censurata», osserva l'assessore alla cultura di Mezzolombardo, Roberto Guadagnini, il quale ha annunciato che il Comune si sta muovendo per individuare una sede alternativa per la conferenza. «Non siamo bigotti», replica Francesco Betalli, esponente di Comunione e Liberazione, secondo cui il venerdì di Pasqua non era la giornata giusta per parlare di testamento biologico e fine vita.
È un esempio fondamentalismo religioso: per l'astrofisica Margherita Hack si spiega così il «no» del comitato parrocchiale per la presentazione del libro "La stella più lontana". Tranquilla come sempre, l'astrofisica dice: «Ero stata invitata all'incontro su questo libro, che è un'intervista pubblicata senza che io lo sapessi. Se adesso le cose vanno così per me non cambia niente. Sicuramente si tratta di fondamentalismo religioso». È una questione di atteggiamento: «Se qualcuno mi domanda quello che penso e io dico che sono atea, questo non significa che faccio propaganda di ateismo: dico semplicemente quello che penso. D'altro canto, credo di essere in un Paese libero». Per Margherita Hack «essere laici significa rispettare le opinioni di tutti». È vero, osserva, che la conferenza era in programma per il Venerdì Santo: «Si può capire il punto di vista del comitato parrocchiale, ma la data non l'ho certamente scelta io».
Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 22:43
La decisione è stata presa dal comitato di gestione del teatro S.Pietro, di proprietà della parrocchia del paese trentino. «Le tematiche trattate nel libro sono incompatibili con lo statuto di gestione del teatro che non ammette si possano tenere manifestazioni che offendano la morale cattolica», affermano i quattro membri del comitato (su sei) contrari alla presenza dell'astrofisica, tre scelti dalla parrocchia e uno dal Comune.
«Margherita Hack è stata censurata», osserva l'assessore alla cultura di Mezzolombardo, Roberto Guadagnini, il quale ha annunciato che il Comune si sta muovendo per individuare una sede alternativa per la conferenza. «Non siamo bigotti», replica Francesco Betalli, esponente di Comunione e Liberazione, secondo cui il venerdì di Pasqua non era la giornata giusta per parlare di testamento biologico e fine vita.
È un esempio fondamentalismo religioso: per l'astrofisica Margherita Hack si spiega così il «no» del comitato parrocchiale per la presentazione del libro "La stella più lontana". Tranquilla come sempre, l'astrofisica dice: «Ero stata invitata all'incontro su questo libro, che è un'intervista pubblicata senza che io lo sapessi. Se adesso le cose vanno così per me non cambia niente. Sicuramente si tratta di fondamentalismo religioso». È una questione di atteggiamento: «Se qualcuno mi domanda quello che penso e io dico che sono atea, questo non significa che faccio propaganda di ateismo: dico semplicemente quello che penso. D'altro canto, credo di essere in un Paese libero». Per Margherita Hack «essere laici significa rispettare le opinioni di tutti». È vero, osserva, che la conferenza era in programma per il Venerdì Santo: «Si può capire il punto di vista del comitato parrocchiale, ma la data non l'ho certamente scelta io».
