TRENTO - Ha accettato le mance dai clienti di un'area di servizio dell'Autostrada del Brennero dove lavorava: per questo un'addetta alla pulizia dei bagni stata licenziata dall'azienda con la quale aveva un contratto a tempo indeterminato.
La donna, sessantenne residente in Trentino, attraverso il suo avvocato ha presentato ricorso al giudice del lavoro di Trento per ottenere il reintegro, le mensilità perdute e i danni.
Il caso è nato quando la ditta che ha in appalto la pulizia delle stazioni di servizio dell'A22 ha contestato alla donna di avere richiesto e ottenuto svariate volte mance dagli automobilisti che utilizzavano i bagni, nonostante il contratto lo vietasse. Dopo circa due anni di contestazioni, è scattato il licenziamento. Nel suo ricorso, l'avvocato della donna sostiene che le mance non sono mai state chieste, richiamando il fatto che darle è ormai diventata consuetudine che, in quanto fonte di diritto, non può essere annullata dalle disposizioni contenute nell'assunzione.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 23:09
La donna, sessantenne residente in Trentino, attraverso il suo avvocato ha presentato ricorso al giudice del lavoro di Trento per ottenere il reintegro, le mensilità perdute e i danni.
Il caso è nato quando la ditta che ha in appalto la pulizia delle stazioni di servizio dell'A22 ha contestato alla donna di avere richiesto e ottenuto svariate volte mance dagli automobilisti che utilizzavano i bagni, nonostante il contratto lo vietasse. Dopo circa due anni di contestazioni, è scattato il licenziamento. Nel suo ricorso, l'avvocato della donna sostiene che le mance non sono mai state chieste, richiamando il fatto che darle è ormai diventata consuetudine che, in quanto fonte di diritto, non può essere annullata dalle disposizioni contenute nell'assunzione.