ROVIGO - Nato per consentire il rapido ed efficace apprendimento dell’italiano da parte dei bambini stranieri, anche quest’anno, undicesimo di attività, il progetto "Adotta uno scolaro" sta raccogliendo richieste, adesioni e disponibilità nell’ufficio al primo piano della Provincia.
Partito nel 2005 grazie alla collaborazione tra la Caritas diocesana e l’assessorato alle Pari Opportunità di Palazzo Celio, il progetto ha coinvolto finora 1.647 ragazzini stranieri sostenuti nello studio della lingua italiana, e non solo, da 414 insegnanti volontari.
Negli anni Adotta uno scolaro si è specializzato nel sostegno agli stessi docenti impegnati nella prima accoglienza, integrazione e istruzione dei piccoli stranieri spesso indigenti, iscritti nelle prime classi di elementari e medie pur non conoscendo una parola di italiano.
Il coordinatore è Antonio Zordan, preside in pensione, che si occupa di contattare i volontari, verificarne la disponibilità e proporre scuola o classi dove svolgere le lezioni settimanali, individuali o di gruppo, assolutamente gratuite, con le modalità concordate con l’ufficio Scolastico provinciale.
L’iniziativa si è sviluppata quasi esclusivamente nell’Alto e Medio Polesine favorita dall’incontro tra la sensibilità dei docenti e lo stato di bisogno e di sofferenza sociale degli immigrati. La Provincia stanzia un contributo annuale di 500 euro. L’ufficio è aperto il giovedì dalle 10 alle 12, telefono 0425 386442.
Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 18:09
Partito nel 2005 grazie alla collaborazione tra la Caritas diocesana e l’assessorato alle Pari Opportunità di Palazzo Celio, il progetto ha coinvolto finora 1.647 ragazzini stranieri sostenuti nello studio della lingua italiana, e non solo, da 414 insegnanti volontari.
Negli anni Adotta uno scolaro si è specializzato nel sostegno agli stessi docenti impegnati nella prima accoglienza, integrazione e istruzione dei piccoli stranieri spesso indigenti, iscritti nelle prime classi di elementari e medie pur non conoscendo una parola di italiano.
Il coordinatore è Antonio Zordan, preside in pensione, che si occupa di contattare i volontari, verificarne la disponibilità e proporre scuola o classi dove svolgere le lezioni settimanali, individuali o di gruppo, assolutamente gratuite, con le modalità concordate con l’ufficio Scolastico provinciale.
L’iniziativa si è sviluppata quasi esclusivamente nell’Alto e Medio Polesine favorita dall’incontro tra la sensibilità dei docenti e lo stato di bisogno e di sofferenza sociale degli immigrati. La Provincia stanzia un contributo annuale di 500 euro. L’ufficio è aperto il giovedì dalle 10 alle 12, telefono 0425 386442.