ROVIGO - «Non ho fatto niente e mi condannano a tre anni e mezzo. In questo Paese la giustizia non esiste». È amareggiato dopo la lettura della sentenza Paolo Pieracci, 66 anni, medico rodigino. I giudici hanno dimezzato la richiesta di pena dell'accusa, 7 anni, introducendo l'attenuante relativa ai casi di minore gravità di violenza sessuale.
I fatti risalgono all'agosto di 5 anni fa. Secondo la tesi accusatoria Pieracci avrebbe proposto alla nipote di una delle sue pazienti, che era andata a trovarla in ospedale a Rovigo, una seduta di massaggi rilassanti e defatiganti. Una terapia che si sarebbe poi trasformata in palpeggiamenti e toccamenti nelle zone intime della 37enne. Abbastanza per l'accusa per contestare la violenza sessuale.
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 13:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA I fatti risalgono all'agosto di 5 anni fa. Secondo la tesi accusatoria Pieracci avrebbe proposto alla nipote di una delle sue pazienti, che era andata a trovarla in ospedale a Rovigo, una seduta di massaggi rilassanti e defatiganti. Una terapia che si sarebbe poi trasformata in palpeggiamenti e toccamenti nelle zone intime della 37enne. Abbastanza per l'accusa per contestare la violenza sessuale.