PORTO VIRO - Sottraeva il gas per il riscaldamento dopo aver manomesso i sigilli del contatore, ma quando l'impianto si è bloccato ha chiamato i tecnici della società fornitrice per farlo riattivare e li ha minacciati con una pistola, costringendoli a rimetterlo in funzione. È accaduto a Porto Viro.
Vittime due addetti di Ascopiave, che ha poi hanno presentato ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica di Rovigo una denuncia per minaccia a incaricato a pubblico servizio nei confronti dell'uomo.
Sotto la minaccia dell'arma, poi rivelatasi un giocattolo, i due addetti erano stati costretti a rimettere in funzione il contatore, che avevano appena smontato, dopo aver trovato i sigilli manomessi. Era stato un altro tecnico della società, il giorno precedente, a notare la forzatura dei sigilli. L'erogazione del gas era stata interrotta proprio a causa del prelievo illecito del combustibile.
I particolari nell'edizione di Rovigo de Il Gazzettino in edicola sabato 7 marzo
Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 11:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA Vittime due addetti di Ascopiave, che ha poi hanno presentato ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica di Rovigo una denuncia per minaccia a incaricato a pubblico servizio nei confronti dell'uomo.
Sotto la minaccia dell'arma, poi rivelatasi un giocattolo, i due addetti erano stati costretti a rimettere in funzione il contatore, che avevano appena smontato, dopo aver trovato i sigilli manomessi. Era stato un altro tecnico della società, il giorno precedente, a notare la forzatura dei sigilli. L'erogazione del gas era stata interrotta proprio a causa del prelievo illecito del combustibile.
I particolari nell'edizione di Rovigo de Il Gazzettino in edicola sabato 7 marzo
