Veneto, guerra alla Corte dei Conti:
«Blocca l'attività della Regione»

Venerdì 29 Agosto 2014 di Vettor Maria Corsetti
Veneto, guerra alla Corte dei Conti: «Blocca l'attività della Regione»
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VENEZIA - Guerra fredda tra Consiglio regionale e Corte dei conti: Palazzo Ferro-Fini pensa un'azione giudiziaria dopo che la Corte dei Conti ha inviato le 22 pagine di relazione sulle coperture economiche delle leggi licenziate nel secondo semestre 2013 non solo alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell'Economia, come da prassi, ma anche alla Procura della Corte dei conti.

“Una decisione gravissima e senza precedenti, che potrebbe bloccare la macchina amministrativa – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato – I rapporti con la Corte sono sempre stati improntati alla massima collaborazione e ricettività. Ma quanto fatto ora non rientra fra le sue competenze, e costituisce un'offesa anche per gli effettivi organi di controllo. Tanto che stiamo valutando l'avvio di una procedura per conflitto di attribuzione”.

La precisazione è avvenuta ieri a Venezia, durante un incontro di Ruffato con la stampa, dove il presidente ha illustrato i numeri della legislatura e il rush finale del Consiglio regionale prima dei 90 giorni precedenti le elezioni.

IX LEGISLATURA - Ad oggi, 211 sedute di Consiglio (25 nel 2014) e 1.009 commissioni, che hanno comportato il licenziamento di 216 progetti di legge e la promulgazione di 163 leggi regionali (27 quest'anno). Inoltre, 501 deliberazioni amministrative e 45 rendicontazioni (rispettivamente, 71 e 1 nel 2014).

RISULTATI - Tra i principali risultati conseguiti, oltre alle leggi sui referendum per l'indipendenza e l'autonomia del Veneto (impugnate dal Governo, e per le quali non è stata esclusa una trattativa con Palazzo Chigi), il presidente ha menzionato “lo statuto e il regolamento, la riduzione dei costi della politica, il taglio delle indennità e la trasparenza sui dati”. Evidenziando che il bilancio del Consiglio regionale è stato ridotto del 20%, passando da 59 a 49 milioni di euro, e con tagli del 20% sul personale non dirigente e del 30% per i dirigenti.

PRIORITÀ - Oltre al completamento della riforma istituzionale “con ritocchi per quel che riguarda il voto di Giunta, la gestione di un'aula che dalla prossima legislatura comprenderà 51 consiglieri compreso il presidente e le commissioni che da 7 verranno portate a 4 o 5”, Ruffato ha spiegato che occorrerà impegnarsi in modo particolare sulla conferenza delle autonomie locali, sul garante della persona e sulla commissione di garanzia (aperta a gruppi e società civile), e assicurare l'approvazione entro il 31 dicembre dell'assestamento 2014, del bilancio 2015 e della legge per il consumo del suolo (tra novembre e fine anno).

ULTIMI PROVVEDIMENTI - Rimandati a gennaio, invece, 4 progetti di legge sulle ludopatie (“quel che si può fare: la normativa è nazionale”), le leggi quadro sullo sport e sulla cultura, la legge sull'editoria e il piano faunistico venatorio già approvato in Giunta: “Traguardi ambiziosi – ha sottolineato il presidente – ma che con un po' di impegno, si possono raggiungere. Perché quando e se si vuole, le cose si fanno”.

A conclusione dell'incontro, il presidente ha annunciato che lunedì alle 10.30 il Consiglio regionale incontrerà gli europarlamentari veneti “per fare lobby a Strasburgo e a Bruxelles sulle conseguenze per il nostro export dell'embargo verso la Russia”. E il 24-25-26 settembre, sempre a Venezia, il meeting con l'Autorità alimentare per la salute pubblica in Europa (cui parteciperà anche il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin), in materia di lotta alla contraffazione.
Ultimo aggiornamento: 10:56

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