VENEZIA - La Procura di Venezia la considera l’ennesima, importante conferma del quadro accusatorio sul fronte "rosso" dei finanziamenti illeciti relativi al cosiddetto "sistema Mose". L’interrogatorio reso nei giorni scorsi e la successiva istanza di patteggiamento ad 11 mesi di reclusione formulata dall’ex responsabile amministrativo del Pd, Giampietro Marchese, costituiscono secondo i pubblici ministeri veneziani un tassello decisivo per l’inchiesta: la prova che i contributi agli esponenti politici sono finiti per anni non soltanto a chi stava al governo della Regione, ma anche all’opposizione. E, dunque, un "pesante" riscontro alla fondatezza di quanto raccontato finora dai principali accusatori.
Ultimo aggiornamento: 08:35
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