Ideal Standard, i sindacati
minacciano l'occupazione

Mercoledì 16 Luglio 2014
MINISTERO DEL LAVORO - Il ministro Giuliano Poletti
2
PORDENONE - L'incontro decisivo per il futuro dei 399 dipendenti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola dell'Ideal Standard si terrà martedì 22 luglio, alle 11, al Ministero del Lavoro. Qualora non si trovasse una soluzione in grado di salvaguardare i posti di lavoro, i sindacati annunciano l'occupazione dello stabilimento, in risposta alle possibili lettere di licenziamento.



«Vorremmo tentare di riprende il filo di quella situazione e di mantenere attiva quell'impresa». Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, trattando della crisi di Ideal Standard nel question time alla Camera. «Abbiamo bisogno di un minimo di disponibilità della vecchia proprietà perché - ha sottolineato Poletti - di fronte alla chiusura assolutamente inaccettabile e inspiegabile non potremmo fare altro che esprimere una condanna piena».



Ideal Standard intanto «ribadisce la propria volontà di individuare una soluzione per mitigare l'impatto della chiusura dello stabilimento di Orcenico». La chiusura, ricorda l'azienda, è stata annunciata alle parti sociali 12 mesi fa, prevista «dagli accordi del 15 e del 22 maggio 2014» e «presentata alle istituzioni e alle parti sociali con il piano industriale 2014-2016». Ideal Standard ha ricordato anche che in quest'anno tenere aperto lo stabilimento è costato 20 milioni di euro.



«La proprietà di Ideal Standard sembra abbia deciso di uccidere lo stabilimento di Orcenico, ma a questo evento non possiamo rassegnarci: stiamo esercitando tutte le pressioni possibili». Lo afferma il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello.



«Auspico che il 22 luglio l'azienda si presenti al tavolo del ministero del Lavoro con una linea chiara e corretta e che quella linea - continua Bolzonello - non sia lo strangolamento annunciato della capacità produttiva di uno stabilimento ancora vivo. Le logiche di alcune multinazionali non fanno il conto di chi rimane vittima sul terreno, ma noi sì».
Ultimo aggiornamento: 20:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci