Ogm, blitz negli uffici di Fidenato
Trentanove ambientalisti condannati

Sabato 28 Febbraio 2015
PORDENONE - Giorgio Fidenato parte offesa nel processo contro i No Ogm
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PORDENONE - Trentanove ambientalisti friulani e veneti sono stati condannati oggi per il blitz del 30 aprile 2010 nella sede dell'associazione Agricoltori federati di Pordenone, dove Giorgio Fidenato stava rilasciando dichiarazioni alla stampa sulla manifestazione ambientalista contro le semine di mais Ogm, avvenuta poco prima a Vivaro, dove si trova il terreno agricolo che lo stesso imprenditore usa per le coltivazioni transgeniche.

Il giudice Rodolfo Piccin ha condannato 39 imputati a 2 mesi e 15 giorni di reclusione (pena sospesa per tutti) per violenza privata e violazione di domicilio. Tutti assolti dalle accuse di ingiurie e danneggiamenti, perchè non sono state provate le singole condotte. Assolta la giornalista Elena Placitelli, presente alla manifestazione esclusivamente in qualità di cronista.

Per lesioni colpose - l'impiegata di Fidenato era rimasta ferita perchè urtò contro la porta nel tentativo di impedire agli ambientalisti di entrare in ufficio - sono stati condannati a 120 euro di multa ciascuno l'ex consigliere regionale Alessandro Metz e Sebastian Kohlscheen.

Metz è inoltre assolto dall'accusa di essere stato l'istigatore del blitz nella sede pordenonese degli Agricoltori federati, dove Fidenato lavora.

Il giudice ha anche condannato gli imputati a risarcire in solido Fidenato, la sua impiegata Viviana Stabarin e l'associazione Agricoltori federati. Il risarcimento sarà definito in sede civile, mentre le spese di costituzione sono state quantificate in 4.788 euro.

Soddisfatto Alessandro Metz, che al termine dell'udienza è andato a stringere la mano al giudice: «Oggi il momento è completamente diverso, perchè a livello europeo la coltivazione Ogm è stata consegnata alla potestà del singolo Stato e l'Italia ha deciso che non è possibile coltivare Ogm. Questo lo dobbiamo al dibattito e alle manifestazioni ambientaliste, a cui noi abbiamo contribuito. Per questo pago volentieri una condanna a 2 mesi di reclusione».

LE CONDANNE

I 39 ambientalisti condannati a 2 mesi e 15 giorni (pena sospesa) sono Veronica Badolin, 34 anni, Mestre; Niccolò Bocenti (34) Venezia; Ermanno Brancaccio (30) Oriolo; Emanuele Broccardo (36) Venezia); Eddy Broglio (28) Lusiana; Rocco Cacciari (26) Dolo; Tommaso Cacciari (37) Mirano; Marta Canino (29) Venezia; Sarah Castelli (36) Padova; Gianni Lidiano Cavallini (62) San Vito al Tagliamento; Stefano Conte (27) Santa Maria di Sala; Valentina Corsini (29) Padova; Paride Danieli (44) di Treviso; Stefano Dorigo (28) di Udine; Marco Filippone (29) di Marghera; Marta Franco (25) Padova; Andrea Gastaldi (27) di Zelarino; Enrico Livio Gheller (32) Caldogno; Sebastian Kohlscheen (38) Padova; Rossella Manganaro (37) Conegliano; Cristian Massimo (37) Cervignano; Vilma Mazza (54) Padova; Fabio Mercurio (29) Padova; Michele Nigro (38) Avetrana; Valentina Paganessi (29) Polcenigo; Francesco Pavin (35) Vicenza; Filippo Rigotti (23) Trento; Vittoria Scarpa (40) Venezia; Michele Valentini (39) Marghera; Piero Vianello (27) Bolzano Vicentino; Chloè Zimmermann (29) Belluno; Alex Balbi (24) Padova; Luigino Enzo (55) Treviso; Alessandro Metz (46) Trieste; Pier Lorenzo Parrinello (45) Padova; Milo Tomanini (38) Mattarello; Fabio Tomaselli (34) Treviso; Carlo Visintini (36) Trieste; Marco Zanotto (37) Padova.

Kohlscheen e Metz sono stati poi condannati a 120 euro di multa ciascuno per lesioni colpose (pena sospesa).

Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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