La chat, la scappatella, il ricatto hard
«Sono rimasta incinta, dammi i soldi»

Giovedì 22 Gennaio 2015 di Cristina Antonutti
La chat, la scappatella, il ricatto hard «Sono rimasta incinta, dammi i soldi»
10
PORDENONE - Una fuga d’amore durata lo spazio di una settimana, con un uomo di Forgaria (Udine) conosciuto in una chat-line. Una notte, dopo una banale discussione, se ne va a piedi e torna dal suo convivente. Quattro giorni dopo ricontatta l’amante comunicandogli di essere incinta: «Posso dimostrare che il padre sei tu, pagami le spese per l’aborto». Ma lui non può averla messa incinta perchè ha gravi problemi di infertilità, tanto che con la prima moglie ha dovuto far ricorso all’inseminazione artificiale. Per mettere fine ai ricatti denuncia la donna e il suo convivente.



Lui friulano, lei romena, entrambi quarantenni e residenti in provincia di Pordenone, hanno affrontato un processo per tentata estorsione. Difesi dall’avvocato Giovanni Bonora, ieri sono stati assolti dal giudice Rodolfo Piccin perchè il fatto non costituisce reato, gli atti non era idonei a configurare il reato. La vittima, infatti, sa di non poter avere figli. Le minacce dell’ex amante, pertanto, non potevano turbarlo più di tanto. E nemmeno la telefonata minatoria fatta dal compagno della donna, che pretendeva 700 euro altrimenti lo avrebbe denunciato per violenza sessuale.





Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci