Il regalo per i suoi 90 anni?
Una laurea in Lettere

Giovedì 4 Dicembre 2014 di Giovanni Lugaresi
Pietro Randi
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PADOVA - Festeggiare i 90 anni e prepararsi alla laurea. È cosa rara, ma succede, a confermare poi, caso mai ce ne fosse bisogno, che il personaggio in questione, pur con il carico di acciacchi che si ritrova, conserva mente limpida, desiderio di conoscere, e di studiare.



È Pietro Randi, ultimo titolare della celebre Libreria Draghi: domani il compleanno.



Che cosa in questo lungo tempo ricorda con maggiore gioia e che cosa con dolore, a parte il periodo della Resistenza, in cui il padre Giuseppe venne prelevato nottetempo dai fascisti, nella convinzione che avesse negato loro l'uso di una villa, e la cosa poi fortunatamente si risolse?



«Gioie e dolori, certo, sono il sale della mia già lunga vita. Gioia è per me la salita quotidiana e faticosa sempre più all'amato terzo piano di via Cavour, a rivivere i miei oltre 62 anni spesi nella Libreria Draghi, diventata di famiglia dal 1920, a contatto di studenti diventati spesso uomini di levatura, docenti, più generazioni, diventati spesso amici, con i quali ho quotidiano muto colloquio, i cui volti rivivono nelle foto alla parete a lato del mio tavolo di lavoro. Dolori: il più grande della mia vita, la chiusura dell'amata libreria, che ancora vive, ahimè, nel mio cuore e non raramente nel sogno».



Rimpianti per cose non fatte?

«Molti, troppo breve è l'esistenza terrena, anche dei miei novant'anni, per realizzare ciò che un uomo, dall'età della ragione, si propone di realizzare senza tener conto della lunghezza del filo delle parche e della generosità di Dio. È per questo motivo che mi sono impegnato, o meglio reimpegnato, nello studio, interrotto in tempi antichi per il lavoro nella libreria, riprendendo la frequentazione universitaria che mi sta dando tante soddisfazioni».

A quale facoltà è iscritto?

«Lettere, e ho al mio attivo già ventitrè esami sostenuti con buono, e non raramente, ottimo esito: due volte con lode. Ai primi di novembre, ho superato quello di filologia romanza con voto 25; altri quattordici esami li ho superati con 30».

Il segreto di questa longevità?

«La longevità? Per me è uno scrupolo aver superato e di non poco l'età raggiunta dai miei genitori, ma che posso farci? Subirla e ringraziare il Padre Eterno di poterla vivere in relativa salute anche se minata da fisiologici acciacchi imposti dal calendario».

Pietro Randi non dice delle sue esperienze musicali, come strumentista, con il maestro Brancalion. Sarà per un'altra volta. Magari per il centenario.
Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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