“Strage” di prostitute: multe a raffica
per ripulire i quartieri dalle lucciole

Mercoledì 17 Giugno 2015 di Alberto Rodighiero
“Strage” di prostitute: multe a raffica per ripulire i quartieri dalle lucciole
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PADOVA - Maxi multe anti prostituzione, ora ad essere multate sono quasi esclusivamente le lucciole.

Cambia in maniera radicale la lotta alla prostituzione in città. Fino al febbraio scorso infatti, l'ordinanza voluta dall'allora amministrazione Zanonato prevedeva che, ad essere sanzionati con un'ammenda da 500 euro fossero in primis i clienti. Per far questo si era messo in piedi un meccanismo che consentiva alla polizia municipale di far ricorso al Codice della strada e di sanzionare per intralcio al traffico chi si fermava a contrattare una prestazione sessuale. Il dispositivo varato dal centrosinistra prevedeva anche multe alla professioniste del sesso, ma solo se il loro abbigliamento era in contrasto con il comune senso del pudore.

Un'ordinanza che in media "produceva" una prostituta multata ogni 20 clienti pizzicati dai vigili.



Dallo scorso 27 febbraio però tutto cambia. Il dispositivo varato dal sindaco Massimo Bitonci (e successivamente adottato nel nuovo Regolamento di polizia urbana), vieta infatti a chiunque di sostare in spazi e luoghi pubblici «in atteggiamento che inequivocabilmente connoti l'attività di meretricio». In pratica è vietato prostituirsi in strada. L'ordinanza prevede anche il sequestro del denaro che le lucciole hanno incassato svolgendo la loro professione. Da quando è in vigore il nuovo dispositivo la musica è cambiata in maniera radicale.

Dalla fine di febbraio, fino alla fine di aprile (ultimo dato disponibile), le prostitute multate sono state 206, di queste solamente 2 erano di nazionalità italiana. I clienti sanzionati sono stati appena 12. Appare dunque del tutto evidente che, ad essere entrate nel mirino della giunta comunale sono le prostitute, non più i clienti.



Una circostanza che viene rivendicata dall'assessore alla Sicurezza Maurizio Saia: «Noi vogliamo risolvere il problema della prostituzione in strada, non fare campagne moralistiche in passato si facevano dei veri e propri agguati con il solo scopo di svergognare i clienti. Il risultato era che alle prostitute non accadeva nulla e quindi continuavano ad esercitare in strada». «Ora invece la Polizia municipale arriva sul posto e applica la nuova ordinanza, punto. Le prostitute ora sanno che non possono più stare tranquille e che la loro attività non è più compatibile con la vita dei nostri quartieri».
Ultimo aggiornamento: 14:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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