Giacon assassinato con una pietra
L'omicida: «Non ci ho visto più»

Venerdì 9 Maggio 2014
Investigatori sul luogo del ritrovamento del cadavere
3
PADOVA - Samir Muzzin ha fornito la sua versione dei momenti che hanno preceduto e seguito il delitto. Secondo il racconto del 25enne, Alfredo Giacon si sarebbe fatto avanti in maniera insistente per avere da lui una prestazione sessuale. Proposta che ha fatto scattare nel ragazzo la follia omicidia. Nell'interrogatorio con il magistrato ha detto di aver colpito Giacon dopo aver rifiutato una proposta sessuale. «Ho fatto una cazzata..., non so cosa m'ha preso, ma non ci ho visto più», sono state le sue parole.



Muzzin, operaio disoccupato da circa un anno, vive con la famiglia a Grantorto, in provincia di Padova. A lui i carabinieri del Nucleo investigativo di Padova e della compagnia di Cittadella sono arrivati indagando nel mondo degli omosessuali che frequentano abitualmente un parcheggio a ridosso dell'argine dove è stato trovato il cadavere di Giacon. Persone, hanno spiegato i carabinieri, che cercano rapporti sessuali occasionali, alle quali si aggiungono giovani sbandati e tossicodipendenti.



Muzzin, è la prima ricostruzione, aveva incontrato Giacon già nella serata di venerdì scorso, e aveva poi rivisto il 72enne nella serata di domenica, quando è avvenuto l'omicidio. Il giovane, noto alle forze dell'ordine per piccoli fatti di droga, ha spiegato che si recava nel parcheggio di Fontaniva "solo per fumare una canna", e quando c'era l'occasione per fare due chiacchiere con l'ex barista.



Così sarebbe avvenuto anche sabato sera, quando Giacon, salutata dopo cena la famiglia, si era prima recato al bar per guardare una partita di calcio in tv e poi al parcheggio vicino all'argine, per incontrare Muzzin. Ad un certo punto i due si sono appartatati in un boschetto a ridosso del park, e lì vi sarebbe stata la richiesta del 72enne per avere un rapporto sessuale, alla quale il 25enne ha reagito, prendendo da terra una pietra e colpendo l'anziano alla testa. Il fermato deve rispondere di omicidio volontario e rapina aggravata; quest'ultimo reato per essersi impossessato, prima di fuggire, di 90 euro e di un telefono cellulare prelevati dall'auto della vittima.



Servizi e approfondimenti sull'edizione di Padova del Gazzettino in edicola sabato 10 maggio
Ultimo aggiornamento: 19:37

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci