Grave in ospedale, segue i funerali
della moglie sul cellulare

Domenica 29 Novembre 2015 di Michelangelo Cecchetto
Grave in ospedale, segue i funerali della moglie sul cellulare

GAZZO - «Dobbiamo far fruttare ciò che Marina ci ha lasciato, così vinciamo egoismo ed indifferenza di questa società. Solo così vedremo la mitezza che era la qualità di Marina» ha detto nell'omelia il parroco di Gazzo, don Giacomo Viali che ieri a Villalta, assieme ad altri 4 sacerdoti, ha celebrato le esequie di Marina Marchioron, 44 anni, morta domenica scorsa nel terribile incidente stradale a Piazzola.

Il marito della donna, Nicola Loreggian di 46 anni, era alla guida della Ford Focus sulla Contarina a Piazzola e nello svoltare è stato centrato dalla Mercedes condotta dal romeno Stefan Alin Maracine, 28 anni, del posto, ubriaco alla guida. Loreggian è rimasto ferito, come il figlioletto della coppia, di 4 anni, seduto sul seggiolino. Ferito anche il conducente di una terza auto, il parroco di Mortise, don Bruno Piccolo. Marina, commessa al Prix di Bolzano Vicentino, è deceduta sul colpo: marito e figlio sono tuttora ricoverati nella stessa stanza della divisione di Ortopedia a Padova. Impossibile per Nicola presenziare alle esequie che ha però seguito sul suo cellulare in streaming grazie ai volontari dell'Associazione Italiana Radioamatori di Padova della Protezione Civile che hanno ripreso la messa.

Presenti alla celebrazione anche numerosi volontari della Croce Verde di Padova della quale fanno parte Nicola e il fratello Marco. Prima dell'arrivo a Villalta, il feretro ha sostato per qualche minuto in via Montegrappa, di fronte all'abitazione di Marina.
La chiesa non è riuscita a contenere tutte le persone presenti, almeno 800, che si sono strette idealmente a mamma Irma, papà Silvio, alle sorelle Cristina e Laura.

La famiglia ha invitato a destinare le offerte ad opere di bene. «Marina è stata un dono. Persona discreta e gentile, mai una parola sopra le righe - è il ricordo del parroco - Era una persona mite, che non vuol dire paurosa, ma che sa usare la parola con misura. Ci lascia questo insegnamento. Era una persona di fede come lo è Nicola, con la passione per il lavoro e la vita di casa. Dobbiamo andare avanti, lasciando perdere le tentazioni di gridare la nostra rabbia e protestare. La famiglia ha dimostrato in questo una grande compostezza. Occorrono rispetto ed attenzione all'umanità, solo così tragedie come questa non succederanno più. Questa è una umanità che ha bisogno di mitezza e fede, che hanno segnato la vita di Marina». Dopo la celebrazione il feretro è stato tumulato nel cimitero di Gazzo.

Ultimo aggiornamento: 14:30

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