La potenza del basso di Marcus Miller
sulla rotta delle terre degli ex schiavi

Giovedì 2 Aprile 2015 di Gianpaolo Bonzio
Marcus Miller
PADOVA - Se qualcuno pensa che samba e calypso siano due generi per inguaribili romantici avrebbe dovuto vedere il concerto di Marcus Miller al teatro Geox di Padova. Il bassista di Brooklin, infatti, ha una capacità straordinaria nell'impossessarsi di materiali sonori magari già noti e di dettare con impeto, è proprio il suo stile, una nuova strada. In un teatro praticamente esaurito Miller ha perciò segnato una singolare e ricca traiettoria del jazz, entrando di volta in volta in terreni confinanti.



L'occasione è nata soprattutto dal suo ultimo lavoro "Afrodeezia" che spazia, appunto, attraverso le musiche e le tradizioni delle terre che in passato hanno dovuto convivere con la piaga dello schiavismo. Il progetto di Miller, che è anche ambasciatore per la pace dell'Unesco, mira infatti a riportare nella giusta dimensione il contributo fondamentale, talvolta ignorato, che uomini e donne di colore hanno dato alla musica americana.

In questo contesto il basso di Miller, con una forte impronta funky, ha dominato con naturalezza la scena rileggendo così, grazie anche ad una straordinaria tecnica, pagine determinanti di quella musica del Novecento.



E la band che lo ha affiancato, nella quale spiccava anche il percussionista Minu Cinelu, ha retto senza affanni alle impegnative partiture del leader. Da citare, oltre all'omaggio a George Duke, anche l'energica rilettura di "Papa was a rolling stone", classico cavallo di battaglia dell'era Motown.



Ancora una volta, insomma, Miller ha proposto le sue composizioni con grinta e talento e la conclusione, non a caso affidata all'ormai classico "Tutu" preziosa ed imperdibile eredita' del periodo a fianco di Miles Davis, ha chiuso tra impressionanti assoli e nuove prospettive sonore una performace destinata a rimanere.
Ultimo aggiornamento: 18:55

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci