Furti in ospedale: il sospetto di una talpa interna. I ladri vanno a colpo sicuro, sanno dove cercare le apparecchiature

Le sonde sottratte nel Servizio di Medicina costringono a potenziare la videosorveglianza

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Furti in ospedale: il sospetto di una talpa interna. I ladri vanno a colpo sicuro, sanno dove cercare le apparecchiature

PORDENONE - Sarà anche vero, come dice non senza una punta di preoccupazione il direttore generale dell'Asfo, Giuseppe Tonutti che le quattro sonde del nuovo ecografo, uno dei più performanti perché acquistato da poco e dotato della nuova tecnologia, rubate dagli ambulatori della Medicina del Santa Maria degli Angeli, sono coperte dall'assicurazione che restituirà i soldi, ma resta il fatto che i furti su commissione all'ospedale creano problemi. Prima di tutto perché vanno a colpire apparecchiature che sono fondamentali per curare le persone malate, poi perché generano un clima di incertezza tra gli stessi operatori. Infine, ma non certo meno sconcertante, insinuano dubbi tra gli lavora all'interno dell'ospedale.

Non a caso quella che oramai è assodato essere una banda, va a colpo sicuro all'interno delle camere blindate dove sono racchiusi gli strumenti più importanti e li porta via, a quanto pare con estrema facilità.


UNA TALPA ALL'INTERNO

Impossibile ritenere che i ladri entrino a caso all'interno dei reparti chiusi nel fine settimana e che - guarda caso - trovino sempre le sonde giuste e più avanzate, quelle che costano di più, come è accaduto nella scorsa settimana a Pordenone e all'inizio del mese a San Vito. Molto più sicuro, casomai, ritenere che ci sia qualcuno che li imbecca, fornisce le notizie giuste su cosa c'è in reparto, dove è custodito e ultimo - ma non meno importante - il percorso da fare per entrare e uscire senza essere visti. Tutte indicazioni che solo chi conosce bene quello che c'è all'interno dell'ospedale può fornire. In più c'è l'accesso nelle stanze blindate, accesso che avviene non forzando le porte, ma utilizzando un badge che le apre e che è a disposizione di chi lavora all'interno. Tutti particolari che la polizia conosce e sui quali sta senza dubbio lavorando, anche se non deve essere così facile trovare il bandolo della matassa.


IL DIRETTORE

«Certo che siamo preoccupati -attacca il direttore Giuseppe Tonutti - così come siamo anche consapevoli che furti di questo tipo hanno una matrice ben chiara. Per fortuna siamo assicurati e quindi almeno il danno economico è coperto, ma quello che non va è il clima. Nel nuovo ospedale che è in fase di consegna tra qualche mese, abbiamo una batteria di telecamere importante che copre non solo le aree dove c'è il contatto tra i pazienti, i familiari e il personale che lavora all'interno, ma siamo coperti anche in tutti gli ambulatori dove ci sono da proteggere strumenti costosi e ci sarà una sala controllo dove una persona sarà sempre presente. In più saranno modificate e rese ancora più sicure le stanze blindate».


LE TELECAMERE

Il problema, però, è adesso a fronte del fatto che in poco meno di due settimane sono sparite sonde per circa 150 mila euro. «Adesso è un po' più complicato trovare soluzioni efficaci - spiega ancora il direttore - perché non avrebbe molto senso investire su una struttura che dobbiamo abbandonare tra non molto tempo. Due cose, però, le faremo in tempi abbastanza veloci. La prima è trovare una serie di telecamere da piazzare in maniera temporanea nei pressi delle sale blindate dove sono custoditi strumenti e apparecchiature costose da proteggere in modo da avere più zone sotto controllo e protette. Poi quelle telecamere potranno essere utilizzate anche nella nuova struttura. In più il bando per la sorveglianza armata è in fase conclusiva. Utilizzeremo le guardie anche per la vigilanza interna durante la notte».

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