Omicidio di Villafranca, forse il corpo di Michael è stato trascinato: l'autopsia per fare piena luce

Venerdì 3 Maggio 2024 di Marco Aldighieri
VILLAFRANCA - L'abitazione dove si è consumato il delitto di Michael Boschetto

VILLAFRANCA - Giacomo Friso, dopo avere accoltellato a morte l’amico e rivale Michael Boschetto, potrebbe avere trascinato il corpo per ventidue metri. A questa domanda dovrà rispondere il medico legale, Rossella Snenghi, nominata dalla Procura per effettuare l’autopsia iniziata ieri alle 17.30. Intanto il padre della vittima ha nominato l’avvocato Piero Masutti e la zia paterna il legale Bolognese del foro di Venezia che, a sua volta, ha nominato il medico legale Roberto Rondinelli. 
 

L’ESAME AUTOPTICO
L’autopsia dovrà dunque chiarire se il corpo di Michael è stato trascinato dal suo assassino, o se l’operaio una volta accoltellato si è spostato nel giardino di casa sua percorrendo circa venti metri per cercare aiuto e dopo ha perso i sensi. Gli inquirenti non hanno invece dubbi sulla causa della morte: il fendente all’emitorace sinistro ha provocato il decesso per dissanguamento. 
 

IL FATTO 
Il coltello, dalla doppia lama e lungo 32 centimetri, Giacomo Friso di 34 anni lo aveva nascosto lungo il vialetto che conduce all’abitazione del suo amico e rivale d’infanzia Michael Boschetto. E sabato, passate le 5 del mattino, prima di andare a commettere l’omicidio lo ha raccolto e si è presentato a casa della vittima armato di tutto punto. I due, come accadeva da quando avevano 10 anni, hanno iniziato a litigare. Il movente? Non è chiaro. Dissapori risalenti all’infanzia e mai assopiti. 
Friso, a cinque ore dal delitto, è stato trovato con 1,38 grammi di alcol per litro di sangue. Al momento dell’accoltellamento era del tutto ubriaco. Prima di ferire a morte l’amico-nemico, Friso ha raccontato agli inquirenti di aver avuto una colluttazione con la vittima, di essere stato colpito al volto rimediando la frattura della mascella, la deviazione del setto nasale e la perdita di un incisivo. Legittima difesa per gli avvocati Enrico Cogo e Tamara Fattore, omicidio premeditato per il pm Benedetto Roberti. Alle 5.38 di sabato mattina Michael Boschetto ha sentito la sua ragazza e stava bene. È stato accoltellato tra l’ultima chiamata alla sua fidanzata e le 6. 
Tre minuti più tardi è stata lei, dopo aver finito il turno da barista in un pub di Abano, a raggiungere l’abitazione di Villafranca e trovare il fidanzato a terra in una pozza di sangue.

Così ha preso il cellulare e ha chiamato il 118, ma il ragazzo non ce l’ha fatta. Nei prossimi giorni i militari della Compagnia di Padova torneranno nel giardino di via Gomiero 4: inutili le immagini delle telecamere di sicurezza del Comune che non riprendono l’ingresso dell’abitazione di Boschetto. 

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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